Lo sport allena il corpo e migliora il benessere generale, ma non restituisce gli effetti sperati se ci sono dei problemi di base, come quelli a livello intestinale. L’inulina può apportare notevoli benefici. Ecco cosa sapere!

Quando ci si allena regolarmente si spera di perdere peso, ridefinire la silhouette, allenare la resistenza e migliorare la salute generale.
Purtroppo gli effetti dell’attività fisica possono essere compromessi dalla presenza di alcuni problemi di base, anche quelli che si tende a sottovalutare. Un esempio? La funzionalità intestinale.
Gli episodi di stipsi creano uno squilibrio del microbiota intestinale che causa dolore e gonfiore intestinale e impatta negativamente sul sistema immunitario a lungo termine.
Continuare ad allenarsi senza risolvere questo disturbo significa sentire disagio, stressare il corpo e non ottenere i risultati sperati. È meglio migliorare la funzione dell’intestino.
Tra i prodotti particolarmente apprezzati per tale scopo c’è senza dubbio l’inulina, un composto in grado di replicare l’attività prebiotica e apportare notevoli benefici a livello intestinale.
Inulina: Cos’è e come viene usata

Cos’è l’inulina? È una fibra vegetale solubile presente in varie piante delle specie Asteraceae o Composite che apporta benefici all’apparato intestinale e non solo.
Da quanto la fibra è stata rintracciata dai fiori della Inula Helenium ne ha fatta di strada, diventando un composto molto utilizzato in vari campi.
Viene usata per ottenere la giusta consistenza in cereali, latticini e altri alimenti o per dolcificare alcuni prodotti in qualità di zucchero oligosaccaride.
L’inulina viene usata anche nelle composizioni di prodotti per capelli in quanto genera un effetto lisciante e volumizzante e migliora la salute del cuoio capelluto.
Tuttavia il suo impiego più consistente e conosciuto è senza dubbio quello nel mondo dell’integrazione alimentare.
A cosa serve l’inulina in questo senso? A essere particolarmente apprezzata è la sua capacità di favorire la crescita dei batteri Lattobacilli e Bifidobatteri nella flora intestinale.
Una volta ingerita, poi, la fibra promuove la produzione di acido butirrico (acido grasso a catena corta che fornisce energia alle cellule di colon e intestino) e ostacola lo sviluppo di batteri dannosi.
Inulina: Proprietà

L’inulina è un composto dalle proprietà eccezionali che può essere considerato un toccasana per l’intestino e tutto il corpo. Scopriamo le proprietà dell’inulina e a cosa serve:
- Stitichezza – La fibra vegetale assorbe acqua nell’intestino e ammorbidisce le feci a tal punto da generare un lieve effetto lassativo. In questo modo l’inulina libera dalla stitichezza.
- Flora intestinale – Una volta raggiunto l’intestino, l’inulina si comporta come un prebiotico nutrendo i batteri buoni che fanno parte del microbiota intestinale.
- Assorbimento intestinale – Alcune ricerche hanno sottolineato la capacità di questo frutto-oligosaccaride di migliorare l’assorbimento intestinale di alcuni nutrienti essenziali per il corpo.
- Colesterolo – Essendo una fibra, il composto rallenta l’assorbimento dei grassi e quindi tiene sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
- Glicemia – Inulina e diabete: alcuni studi hanno supposto la capacità della fibra di controllare anche i livelli di glicemia nel sangue.
- Intossicazioni alimentari – Non solo nutrimento per i batteri “buoni”. La fibra vegetale impedisce lo sviluppo di agenti dannosi in grado di causare intossicazioni alimentari.
- Peso – L’inulina aiuta a dimagrire nella misura in cui migliora la funzionalità intestinale, dona un senso di sazietà e limita l’assorbimento dei grassi. Tuttavia non è un brucia grassi in senso stretto.
Inulina: Dove si trova?
Come già accennato, si tratta di un composto estratto da vari tipi di piante, radici e altri alimenti presenti in natura: dove si trova l’inulina?
Tra gli alimenti più ricchi (quantità ogni 100 g) ci sono la radice yacon (35 g), le foglie di stevia (18-23 g), l’aglio (14-23 g), l’orzo (18-20 g), la cicoria (11-20 g), il topinambur (12-19 g), gli asparagi (15 g) e la cipolla (5-19 g).
Inulina dolcificante

Il fatto che la fibra si trovi nelle foglie di stevia ha favorito la nascita dell’idea di usare la fibra vegetale come dolcificante. Si può usare l’inulina in cucina? Sì.
Prima di tutto, non essendo molto dolce, conserva un indice glicemico nullo, cioè non influenza i livelli di zucchero nel sangue.
È un prodotto decisamente meno calorico dello zucchero: 150 calorie ogni 100 grammi di inulina a fronte di 387 calorie ogni 100 grammi di zucchero.
Inoltre, più che di dolcezza, sarebbe giusto parlare di sapore neutro lievemente dolce capace di non alterare il sapore di bevande, pietanze e prodotti.
Inulina integratore
Il mondo degli integratori propone l’inulina sotto forma di polvere solubile e capsule per aiutare chi soffre di stitichezza e non solo.
Nella maggior parte dei casi questo tipo di integratore infatti viene utilizzato anche da parte di chi cerca un aiuto per perdere peso.
Sì, aiuta a dimagrire grazie all’effetto probiotico e al senso di sazietà, ma non è un brucia grassi in senso stretto.
Come va usata l’inulina

La dose giornaliera dipende dal tipo di prodotto e dall’obiettivo da raggiungere, seguendo le indicazioni del produttore e consultando il medico.
In linea di massima si va dai 4 agli 8 grammi, ma le ricerche hanno segnalato l’efficacia di alcuni dosaggi in determinate situazioni: 4-15 grammi in caso di stitichezza, 10-16 grammi in caso di problemi al microbiota intestinale e 14 grammi in caso di colesterolo e trigliceridi alti.
Come prendere inulina per dimagrire? Le ricerche parlano di 20-30 grammi al giorno in caso di sovrappeso e diabete.
In ogni caso gli esperti consigliano di assumere prima una piccola quantità di inulina in polvere disciolta in acqua per abituare l’intestino.
Inulina: Controindicazioni ed effetti collaterali
L’uso di un integratore di inulina è sicuro, ma può comportare effetti collaterali in caso di sensibilità personali o sovra dosaggio.
Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono il meteorismo, il dolore e il gonfiore addominale, le coliche e la diarrea.
Essendo un fruttano, sarebbe il caso di non usare inulina se si soffre di colon irritabile e morbo di Chron perché poco tollerata. Il risultato sarebbe un peggioramento della sintomatologia.
Per quanto riguarda le controindicazioni, invece, sarebbe il caso di non assumerla in caso di terapia farmacologica (potrebbe ostacola l’assorbimento del principio attivo) e allergie a piante e fruttani (crisantemi, calendule, margherite, ambrosia e fruttosio).
Integratori di inulina, quale scegliere?

In commercio esistono tantissimi tipi di integratori e questo potrebbe rappresentare un problema in fase di scelta, specie in assenza di punti di riferimento. Ecco come scegliere il prodotto giusto:
- Tipologia – Esistono integrartori di inulina in polvere solubile o in capsule, ma la scelta dipende dalle abitudini personali: la polvere deve essere disciolta in acqua ma richiede un’attenzione particolare alle dosi mentre le capsule presentano dosaggi predefiniti ma possono essere difficili da deglutire.
- Cruelty free – Si tratta di un prodotto di origine vegetale, ma l’integratore potrebbe contenere elementi di origine animale (es. involucro capsula).
- Dolcificanti extra – Spesso gli integratori in polvere contengono dolcificanti extra che rendono tutto più gradevole, ma aumentano il carico glicemico. È bene valutare integratori privi di additivi o dolcificanti se si assume per dimagrire.
- Prezzo – Il prezzo di un integratore dipende dalle caratteristiche e dalla marca, ma risulta accessibile. Per ottenere un ottimo rapporto qualità/prezzo si può valutare l’acquisto online.
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Quali sono i migliori integratori? Semplicemente il prodotto che per formulazione, caratteristiche e prezzo risponde meglio alle esigenze personali.
L’inula dove si compra? È possibile trovare l’inulina nel supermercato fornito oppure si può comprare un integratore di inulina in farmacia e parafarmacia oppure online presso e-commerce affidabili.
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