Se è vero che una partita non può cambiare il corso della storia, è pur vero che una sconfitta può far crollare certezze e minare alla stabilità di un’ambiente. È questo il caso di Torino-Inter, una delle peggiori partite giocare dai nerazzurri di Spalletti.
Senza Perisic (sempre più lontano dall’Inter) e Politano (partito dalla panchina), Spalletti ha deciso di lanciare la coppia d’accatto Lautaro-Icardi ma con scarsissimi risultati. I due hanno cercato di dialogare ma alle loro spalle c’era una squadra senza idee e senza grinta.
Se non fosse stato per autentici fenomeni come De Vrij o Skriniar, la partita senza dubbio sarebbe finita con un risultato molto più pesante. L’involuzione di questa Inter è sotto gli occhi di tutti e i rumors del mercato iniziano a pesare sulla condizione emotiva della squadra.
Torino-Inter è stata la partita dell’impotenza. Come se ci fosse una sorta di sacrilegio nelle stagiono di questa Inter che impedisce di portare a termine il lavoro svolto nei mesi precedenti. A una partenza a razzo, segue sempre un momento di stop che travolge le speranze dei tifosi e affossa un ambiente che ha bisogno di tornare a vincere. A partire da giovedì sera contro la Lazio.
Anche la Coppa Italia è importante e l’Inter non può permettersi di tralasciare alcuna competizione. Vincere aiuta a vincere, Spalletti lo sa bene. Anche se la sua panchina non è più salda come a inizio stagione.
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