In seguito alla lettera minatoria arrivata nella sede dell’Inter e indirizzata al tecnico salentin, scatta la tutela personale.
Proseguono in sordina le indagini degli inquirenti in seguito alla lettera con pallottola recapitata nella sede dell’Inter con destinatario Antonio Conte. Stando alle indicrezioni provenienti in queste ore, andrebbe verso il concretizzarsi l’ipotesi che si tratti dell’opera di un mitomane, come spesso accaduto nel mondo dei personaggi famosi. Il movente andrebbe così ricercato nella ritrovata esposizione mediatica da parte di Conte, con il ritorno in Italia dopo la parentesi sulla panchina del Chelsea e i risultati positivi sul campo fin qui ottenuti dalla squadra nerazzurra . Si tenderebbe, inoltre, ad escludere un grado elevato di estrema pericolosità dell’evento, quindi la matrice ricollegabile al tifo organizzato o alla criminalità organizzata.
In Corso Vittorio Emanuele, tuttavia, si è deciso di non sottovalutare il gesto. Dopo la denuncia sporta in Procura contro ignoti, infatti, si è stabilito, a tutela della sicurezza del tecnico nerazzurro, una vigilanza a scopo precauzionale. Alcuni uomini dell’Ufficio prevenzione generale e dei carabinieri, passeranno con frequenza nei luoghi frequentati più assiduamente da Conte, come la zona della sua abitazione vicino la Fiera, oltre al quartier generale nerazzurro in Via della Liberazione.
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