Un Marco Giampaolo molto motivato quello che nella giornata di ieri si è presentato alla consueta conferenza stampa pre-partita. Tanti i temi analizzati dal tecnico: dall’analisi del match in programma contro l’Hellas e quella dei singoli, fino ad arrivare ad evidenziare la sua idea di gruppo.
“Sono fiducioso, posso ribadirlo ancora una volta. Questa squadra lavora bene, con entusiasmo e ciò mi trasmette la giusta carica per proseguire al massimo questa avventura. Alleno 21 calciatori , togliendo i portieri, tutti pienamente partecipi del progetto. Solo in queste due settimane, purtroppo, ne ho potuti allenare solamente 7-8. Siamo concentrati sull’Hellas, poi penseremo all’Inter. Se vogliamo vincere il derby dobbiamo prima metterci nello stato motivazionale di aver battuto il Verona. Vincere aiuta a vincere”. Sono più che sicuro che nel breve tempo tante cose si sistemeranno.” Queste le prime parole di un motivato Giampaolo, prima di focalizzarsi, nello specifico sulle cose da migliorare: “La squadra deve diventare più riconoscibile in entrambe le fasi. La mia idea la conoscete da anni: giocare a calcio, tenere il pallino del gioco in mano senza subire troppo l’avversario.”
Immancabile, poi, l’analisi sui singoli: Piatek, Paquetà, Suso e Castillejo nello specifico. “Krzysztof non deve attaccare solo gli ultimi 20 metri, deve diventare un giocatore completo, che ci dà una mano a palleggiare. Paquetà, invece, deve imparare a muoversi da finto attaccante. Lui può giocare sia in mediana che sulla trequarti. Suso l’ho spostato più vicino alla sua mattonella per agevolarlo, accentrando, così, Castillejo. Su quest’ultimo, inoltre, ci tengo a sottolineare che mi dispiacciono molto le critiche dei tifosi che non vorrebbero vederlo in campo. A me piace molto. È un grande lavoratore, oltre che ragazzo serio.”
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