C’è aria di rivoluzione in Inghilterra, sempre in prima fila quando c’è da dare l’esempio. La prima grande novità è che a partire dall’anno prossimo non sarà più possibile stipulare accordi commerciali con aziende di giochi e di scommesse. Il caso di Joey Barton ha tagliato come una lama l’opinione pubblica e ha messo a nudo un sistema poco chiaro che permetteva ai giocatori di interagire con aziende di scommesse.
Ora non sarà più possibile e la FA potrà relazionarsi con le agenzie di scommesse solo ed esclusivamente per esaminare i flussi di gioco e per verificare che tutto proceda nel rispetto delle regole. Una scelta saggia ed equilibrata che potrebbe anche scatenare un effetto domino negli altri paesi europei, dove i brand di scommesse riscuotono notevole successo e giorno dopo giorno incrementano i guadagni.
Etica, coraggio ma anche solidarietà. Il calcio inglese vive di tante rivalità ma di fronte al cum-patire (dal latino patire insieme) è un’unica grande famiglia.
La tragedia della Grenfell Tower e i 79 morti accertati finora hanno portato Arsenal e Chelsea a compiere una di quelle scelte destinate a diventare leggenda: l’incasso della prossima Community Shield (circa 1,4 milioni di euro) verrà interamente devoluto alle vittime della tragedia e ai familiari, che potranno assistere gratuitamente alla sfida fra le due squadre di Londra. Per chi volesse, potrà aggiungere altre 5 sterline supplementari al prezzo del biglietto.
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