La festa Ferrari

Una delle gare più divertenti e spettacolari degli ultimi anni. Questo è quanto lascia dietro di sé il GP d’Europa 2012, una corsa frizzante e ricca di colpi di scena, caratterizzata da tanti sorpassi, alcuni dei quali tecnicamente bellissimi, effettuati su un circuito, quello cittadino di Valencia, etichettato alla vigilia come “nemico” dei sorpassi, appunto. E’ stata la grande giornata di Alonso, che si prende vittoria e primato in classifica, della Ferrari, del suo tifo; domenica da dimenticare, invece, per i grandi rivali dell’asturiano: Vettel fuori al giro 34, Hamilton all’ultima tornata. Ora il pensiero va Silverstone, consapevoli che questa macchina potrà dare delle soddisfazioni.

FERNANDO ALONSO, voto 10: con lode. Partire dalla posizione in griglia numero 11 dopo aver palesamente toppato le qualifiche rappresentava un handicap non indifferente. Lo spagnolo costruisce il suo capolavoro metro dopo metro, sorpasso dopo sorpasso, alcuni dei quali grandiosi. E’ lui l’anima della squadra, il fuoriclasse al volante della Rossa; certo, gli inconvenienti di Vettel e Hamilton hanno reso più semplice il trionfo dell’asturiano, tuttavia ciò non toglie niente ad un’affermazione grandissima e meritata, ancora più sentita perché ottenuta davanti al pubblico di casa. Nuovo leader della classifica piloti.

LEWIS HAMILTON, voto 5: una domanda sorge spontanea: caro “Ginetto”, ma perché non hai fatto passare Maldonado a due giri dal termine, guadagnando qualche punto invece di zero? L’inglese termina nel peggiore dei modi una gara difficile, iniziata bene con la seconda posizione in griglia, ma condotta sempre in difesa, condizionata ancora una volta da un errore dei suo meccanici ai box. Nel finale perde testa e prima posizione in vetta al campionato. Comunque è l’unico in casa McLaren a provarci, con Button autore ancora una volta di una gara da dimenticare.

LOTUS, voto 9: la vettura ex Renault si conferma ancora una volta una delle migliori monoposto del lotto. Ottima soprattutto con le alte temperature, la Lotus piazza Kimi Raikkonen al secondo posto, centrando l’ennesimo podio stagionale e dimostrando che la vettura è ormai matura anche per puntare alla vittoria. Peccato per Romain Grosjean: il francese, autore di una corsa stupenda, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema tecnico quando era alle spalle del fuggitivo Alonso. Forse, se non avesse il guaio alla macchina avrebbe potuto insidiare lo spagnolo per la vittoria finale.

MICHAEL SCHUMACHER, voto 8,5: il ritorno di Kaiser Schumi. Nell’occasione, forse, meno attesa, il sette volte campione del mondo centra il primo podio della sua seconda vita automobilistica, centrando la terza piazza con la sua Mercedes. Partito dodicesimo, per il tedesco un trionfo davvero inatteso, favorito oltremodo dal pasticcio del contatto tra Maldonado ed Hamilton che ha spalancato all’ex ferrariste la strada verso il gradino più basso del podio. Il giusto premio anche per la sua testardaggine, che ripaga in parte le sofferenze di questi ultimi tempi, guardando dall’alto del podio anche il compagno di scuderia Rosberg.

SEBASTIAN VETTEL, voto 8: dopo un turno di qualifiche eccellente, chiuso con la pole position numero 33 della sua carriera, il due volte campione del mondo aveva sicuramente immaginato un esito diverso per la sua gara. In effetti le cose per il pilota della Red Bull si erano messe per il verso giusto, ma l’inconveniente tecnico occorso alla sua vettura ne hanno condizionato l’esito della corsa. Stizzito, getta il volante contro le barriere di protezione, nervoso per una vittoria accessibile che vede sfumare per colpe non sue.

Michele Pannozzo