La Roma ha presentato ufficialmente Paulo Fonseca come nuovo allenatore in conferenza stampa
Oggi è l’inizio dell’anno zero. Dopo tante chiacchiere e distintivo, la Roma inizia il suo ritiro con il raduno ufficiale, che è anche l’occasione per presentare ufficialmente in conferenza stampa Paulo Fonseca, il nuovo allenatore dopo l’addio di Claudio Ranieri.
Il nuovo allenatore ha voluto sottolineare che la nuova Roma non sarà la sua Roma, ma la Roma di tutti, ambiziosa e capace di creare empatia nei tifosi, quindi sicuramente un cambiamento rispetto ad Eusebio Di Francesco e il suo egocentrismo calcistico.
Il lavoro finora svolto sul mercato è solo figlio di un’unità di intenti, che ha portato Amadou Diawara, Leonardo Spinazzola e Pau Lopez, che sarà ufficializzato nelle prossime ore. Ma non è finita qui, visto che il grande sogno resta Gonzalo Higuain, come ammesso nei giorni scorsi anche da Gianluca Petrachi.
L’obiettivo è tornare in Champions League, ma non è un traguardo fondamentale, perché la priorità è costruire una squadra coraggiosa ed orgogliosa, convinta dei propri mezzi, che magari possa vincere qualcosa nei prossimi due anni.
Impossibile non parlare di Nicolò Zaniolo e Edin Dzeko. Il nuovo allenatore ha sottolineato il talento del giovane italiano, ma bisogna puntare sul presente e il futuro, perché tutti devono dimostrare di meritare la Roma, se però le prestazioni siano basate sulla voglia di sacrificarsi e di mettere gli interessi della squadra prima di quelli individuali.
Diversamente, Fonseca ha fatto capire che non c’è spazio per il bosniaco, visto che vuole solo giocatori motivati, felici di restare e con voglia di lottare in rosa. Non sembrano esserci incedili, ma solo delle certezze. Molto, ovviamente, dipenderà dal lavoro che si svolgerà nelle prossime settimane, che potrebbe sconvolgere tutto.
I simboli di questa squadra sono e restano Alessandro Florenzi e Lorenzo Pellegrini, perché il carattere e la personalità sono fondamentali per Fonseca, che poi valuterà anche come schierarli in campo, magari diventando proprio i figli di Roma e della Roma i leader e i capitani, coloro i quali possono dare quel qualcosa in più a se stessi e ai compagni.
Seppur il modulo preferito da Fonseca sia il 4-2-3-1, non è detto che si ripartirà da quello. Il nuovo allenatore vuole prima capire le dinamiche della squadra e le caratteristiche dei giocatori, ripartendo però dalla cura per la fase difensiva e nella volontà di difendere attraverso il possesso palla e l’intensità in campo.
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