Fiorentina-Inter 3-3, dichiarazioni post-partita Spalletti: “Assurdo avere dubbi, il rigore non esiste”

Termina 3-3 il match a cardiopalma tra Fiorentina e Inter valido per la venticinquesima giornata del campionato di Serie A. A segno prima i Viola con l’autogol di De Vrij, rimontano subito i nerazzurri con Vecino, Politano e Perisic, ma prima Muriel, poi Veretout al termine del recupero, riportano il match in parità tra tante polemiche. 

Un Luciano Spalletti nervoso come non mai quello che si è presentato ai microfoni nel post-partita ha così commentato a Sky Calcio Club il rigore tanto discusso nel post-partita: “Ho ascoltato la vostra analisi, inutile provare a nascondere il tutto con “potrebbe essere”, questo non è rigore! Non ci sono altre strade. Altro che mani, questo è petto pieno e non accetto che un direttore di gara, che va al monitor, non riesca a vedere quello che tutti gli altri hanno visto, inclusi noi dalla panchina e i calciatori della Fiorentina. In questa competizione bisogna saper reggere la pressione, se non si ha il coraggio di annullare un rigore inesistente significa che probabilmente non si è adatti a fare questo mestiere restando in questo sistema.”

Superato, con tanta rabbia e fastidio, il tema arbitro Spalletti chiude la sua intervista analizzando brevemente la performance dei suoi ragazzi: “Abbiamo affrontato una squadra in gran forma. La Fiorentina ha fatto un’ottima partita, sfruttando al meglio le ripartenze. Noi siamo stati bravi a reagire allo svantaggio per poi fare una prestazione di grande personalità rendendo difficile ogni loro attacco. Ci siamo e abbiamo stampati in mente quali sono gli obbiettivi da raggiungere.” 

Orazio Redi

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Giornalista pubblicista, laureato in Scienze della comunicazione. Amante, sin da piccolo, di calcio e analisi dei linguaggi giornalistici. La citazione, che definisce perfettamente la mia ambizione, è questa qui di Steve Jobs: "L'unico modo per poter fare un ottimo lavoro sta nell'amare ciò che si fa. Il segreto è non accontentarsi mai e inseguire fino alla fine i propri sogni".
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