F1 Test Budapest 2017, Robert Kubica: “Una giornata davvero intensa. Grazie a tutti”
Aveva tutti gli occhi addosso Robert Kubica, la star della seconda giornata di test all’Hungaroring. Sostenuto da 15 mila rumorosissimi sostenitori polacchi, il 32enne di Cracovia, dopo una mattinata di studio, ha dato il meglio al pomeriggio, migliorando fino ad ottenere il 4° tempo a +1.448 da Sebastian Vettel, mettendo insieme la bellezza di 142 giri totali. Queste le impressioni di Kubica a fine giornata.

“E’ stata una giornata impegnativa per me. Sapevo che le monoposto 2017 sono molto più esigenti sul fronte della guida, quindi ero pronto a qualcosa di più difficile rispetto alla vettura 2012 che avevo guidato in precedenza. Un minimo di dubbi c’era, ma ho trovato le risposte che cercavo. Non è stato facile, ma è stata una giornata che è stata una lezione di guida e di vita“, ha esordito Kubica.
“Niente a che vedere con quanto avevo guidato finora. Solo il volante era lo stesso, anzi, nemmeno quello, dato che il display era diverso” – sottolinea il polacco – “E’ stata una giornata impegnativa sul fronte delle novità, tante cose da scoprire ed imparare. A mezzogiorno, quando mi sono fermato, avevo molti dubbi. Nel pomeriggio, a partire dal primo run, la giornata è svoltata. E’ stato il momento più importante del test, ho capito che i supereroi non esistono, ma che passo dopo passo usando la testa si possono risolvere molte cose. Non ho migliorato la guida, ma ho rivalutato tutte le cose nuove che ho dovuto gestire, dandogli una priorità. Ho analizzato i dati del mattino, e sono partito in modo più naturale, senza forzature. Ho la sensazione che quando analizzerò tutto con maggiore freddezza mi sembrerà tutto ancora più bello di quanto mi sembri ora“.
Sulla fatica a livello fisico, Robert ha sottolineato l’importanza dell’Hungaroring come banco di prova: “Questo circuito è uno dei più stressanti. Prima di questi test, Hulkenberg aveva detto che se fossi riuscito a guidare qui avrei potuto farlo su qualunque pista. Alla fine ho percorso più di 140 giri, e sento che potrei guidare anche domani, quindi sono contento. Ci sono aspetti migliorabili, ma quello credo sia normale. Se qualcuno mi avesse detto tre mesi fa che sarei stato in grado di venire su questa pista coprendo 140 giri, non penso proprio che ci avrei creduto“.
“Il mio unico rammarico oggi è di non aver potuto provare la simulazione di qualifica con le Ultrasoft. Le Bandiere rosse nel finale me l’hanno impedito” – ha concluso Kubica – “Il tifo? Un qualcosa di eccezionale. Non mi aspettavo una cosa del genere. Ci sono tanti appassionati, e probabilmente c’è tanta gente che ci crede. Se io ci credo? Per ora torno a casa. Poi vedremo cosa accadrà“.
Gianluca Zippo
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