F1 Stati Uniti 2017, Risultati Qualifiche: ennesima pole per Hamilton

La pole del Gran Premio degli Stati Uniti è stata conquistata da Lewis Hamilton, alla 72.esima in carriera, 11.esima in stagione. Il campione inglese si conferma in un momento di forma straordinario, issandosi davanti a tutti, in un weekend finora perfetto, con un gran crono, ovvero 1:33.108. In prima fila con lui un bravissimo Sebastian Vettel che, dopo aver sofferto per tutte le qualifiche, piazza la zampata all’ultimo tentativo utile, fermandosi a 239 millesimi dal rivale. Seconda fila per l’altra Mercedes di Valtteri Bottas (+0.480), affiancato dalla Red Bull di Daniel Ricciardo (+0.489). L’italo-australiano è stato eguagliato nel crono da Kimi Raikkonen, che però scatterà dalla terza fila, con al suo fianco non Max Verstappen (+0.550), che pagherà 15 posizioni di penalità, bensì Esteban Ocon su Force India (+1.539).

Undicesima pole in stagione, settantaduesima in carriera, per Lewis Hamilton (foto da: twitter.com/F1)

Quarta fila con un super Carlos Sainz (+1.744), all’esordio in Renault, e per la McLaren di Fernando Alonso (+1.899). Quinta fila con l’altra VJM10 di Sergio Perez (+2.040) e per la Williams di Felipe Massa, primo dei piloti eliminati in Q2. Seguono in sesta fila la Toro Rosso di Daniil Kvyat e la Haas di Romain Grosjean, mentre in settima fila troviamo la Sauber di Marcus Ericsson e la Williams di Lance Stroll. Ottava fila con Stoffel Vandoorne, su McLaren, e Pascal Wehrlein, su Sauber; nona fila con l’altra Haas di Kevin Magnussen e per Verstappen. Chiudono lo schieramento la Renault di Hulkenberg e la Toro Rosso del debuttante Brendon Hartley. Da sottolineare come sia Magnussen che Stroll, per manovre d’ostruzione durante le qualifiche, sono sotto investigazione, mentre anche i vari Vandoorne, Hulkenberg e Hartley, oltre a Verstappen, pagano delle penalità (rispettivamente 5, 20 e 25). Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa è successo in questo sabato pomeriggio di Austin.

F1 GP STATI UNITI: CRONACA Q1

Cielo poco nuvoloso sul Circuit of the Americas, sede delle 17.esime qualifiche della stagione 2017, con un forte vento a disturbare non poco i piloti. Ad inaugurare la sessione è Kvyat, al volante della Toro Rosso, seguito da Hartley e dalle Sauber, mentre i big aspettano qualche minuto in più. Il primo crono significativo è ovviamente del russo (1:37.865), battuto da Wehrlein (1:37.682). Mercedes in pista con le Supersoft, così come i ferraristi. Hamilton si mette davanti a tutti (1:36.425), ma Vettel batte di poco il suo tempo. Al comando, comunque, va Bottas, in 1:35.509, davanti ad un bravo Ocon (+0.540), lui con Ultrasoft. Mescola con spalla rosa anche per Ricciardo, che però è al momento solo 3° (+0.682); Sainz, quinto, s’infila tra le due Ferrari.

A metà sessione sono fuori, virtualmente, Perez, Verstappen, Massa, Hulkenberg ed Alonso. Risale lo spagnolo, così come Verstappen, che scala la classifica e si mette davanti (1:34.899). Arriva però Hamilton, primo in 1:34.822, mentre Vettel e Raikkonen sono al momento 4° e 6°, inframmezzati da Massa. Grosso rischio per Grosjean che, in uscita di curva 19, impegnato in un giro lanciato, si ritrova davanti Stroll e per evitarlo deve buttarsi nella via di fuga. Problemi anche tra Magnussen e Perez, con il danese che blocca il messicano in curva 14. Sia Magnussen che Stroll finiscono sotto investigazione. Scade il tempo: vengono eliminati Ericsson, Stroll, Hartley, Wehrlein e Magnussen. Bene Sainz, che sale in 5° posizione, a +0.695 da Hamilton.

Ottima qualifica per Sebastian Vettel che, sulla griglia di Austin, domani partirà di fianco a Lewis Hamilton (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

 

F1 GP STATI UNITI: CRONACA Q2

La Q2 comincia con la notizia di Nico Hulkenberg che non scenderà in pista, a causa delle posizioni di penalità (20) che beccherà in griglia. I primi a lasciare la pista nella fase centrale della qualifica sono Hamilton e Bottas, su Ultrasoft, seguiti quindi da Kvyat e Ricciardo. Vediamo come sfrecciano i piloti del team di Brackley: 1:33.560 per Lewis, 1:33.793 per Valtteri. Verstappen in pista con mescola Supersoft, provandosi a qualificare con questo tipo di Pirelli. Daniel Ricciardo paga un gap di +0.935, mentre Verstappen è a +1.156. Arrivano le Ferrari, ma sono lontane: Vettel è a +0.829, mentre Kimi finisce addirittura dietro a Ricciardo.

La Mercedes per adesso sembra fare un altro mestiere, con una Rossa troppo lenta rispetto ai rivali. A poco più di 5′ dalla fine, al momento risultano qualificate le Force India, oltre a Sainz e Massa, mentre sono fuori le McLaren, Grosjean e Kvyat. Negli ultimi minuti scendono ancora in pista anche i ferraristi, evidentemente non soddisfatti del loro primo tentativo, imitati anche dai Mercedes. Non superano il taglio Massa, Kvyat, Vandoorne, Grosjean e, chiaramente, Hulkenberg. Tra i big, Hamilton con un super T3 scende ancora, fino a 1:33.437, mentre Bottas progredisce poco, beccando 332 millesimi. Bene Raikkonen, a 403 millesimi da Hamilton, mentre non è ancora veloce Vettel, a 666 millesimi dalla vetta.

F1 GP STATI UNITI: CRONACA Q3

Partecipano alla fase decisiva delle qualifiche le Mercedes, le Ferrari, le Red Bull, le Force India, la Renault di Sainz e la McLaren di Alonso. La Q3 comincia con Ocon che lascia per primo la pit-lane, seguito dalle due Mercedes. Vediamo se qualcuno è in grado di mettere il sale sulla coda ad un Hamilton ancora una volta fulminante sul giro singolo. Le due Ferrari scendono in pista dopo le Red Bull. Ocon si mette momentaneamente al comando (1:34.743), ma chiaramente Hamilton è molto più rapido (1:33.108), con Bottas decisamente dietro (1:33.568). Ricciardo è 3° a un secondo, mentre Verstappen fa meglio del compagno di box (+0.760), superato però per un millesimo da Vettel. Raikkonen a sua volta è 3°, ma paga 744 millesimi di ritardo dalla vetta.

Hamilton, pur con un non eccelso primo settore, ha demolito tutti nel resto della pista. Le Ferrari, con il miglior T1 in assoluto, hanno perso tantissimo nel settore centrale. Si parte con il secondo time attack. Alonso è il primo, seguito da Sainz, unico senza tempo. Tocca quindi ad Ocon, Vettel, Ricciardo, Verstappen, Hamilton, Raikkonen e Bottas a chiudere con Perez. Seb è il primo dei big a transitare sotto il traguardo, e lo fa in 1:33.347, un super giro. Le due Red Bull vanno in 4° posizione di Ricciardo e in 6° con Verstappen, largo ancora in uscita dalla penultima curva. Mentre Hamilton e Bottas non migliorano, Kimi si piazza in 5° posizione, alle spalle anche di Ricciardo, ma con lo stesso tempo del pilota Red Bull e a un centesimo da Bottas. Undicesima pole stagionale, dunque, per Lewis Hamilton, che partirà in prima fila con Vettel.

Classifica e tempi delle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti (foto da: twitter.com/F1)

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