Ross Brawn è tornato a parlare della Ferrari, scuderia per la quale è stato direttore tecnico dal 1996 al 2006, vincendo, anzi stravincendo tutto quello che c’era da vincere, dopo i successi in Benetton. Il 61enne di Ashton-under-Lyne è stato raggiunto da Sky Sport, per il quale ha rilasciato un’intervista in esclusiva.
“Gli ultimi anni, per la Ferrari, non sono stati per nulla semplici” – esordisce Brawn – “Penso che la cosa fondamentale, per loro in questo momento, sia la stabilità. C’è gente davvero brava in scuderia, che lavora col giusto supporto e la giusta filosofia. Chiaramente, ci sono sempre state pressioni e aspettative attorno alla Ferrari, soprattutto da parte dei media. E’ la normalità. Bisogna trovare però il modo di proteggere gli ingegneri e tutti gli altri tecnici, così che possano concentrarsi e lavorare al meglio“.
Sulla stagione ancora in corso, e in via di conclusione, Brawn crede che serva solo un risultato positivo per sbloccare la squadra: “Non conosco le dinamiche interne alla scuderia, ma sappiamo tutti che per migliorare la situazione basterebbero un paio di buoni risultati in questo finale di stagione. Vincendo una o tutte e due le gare di fine stagione, il giudizio sull’annata sarebbe completamente ribaltato. Il prossimo anno sarà molto interessante, perchè nuove regole significano anche nuove opportunità per tutti. Vedremo cosa succederà“.
L’ingegnere britannico passa, quindi, a parlare di Sebastian Vettel: “Il momento adesso è frustrante per Vettel, ma penso che prima di arrivare sapesse che la sfida Ferrari era difficile” – dice Ross Brawn – “E credo che sia uno dei motivi per cui ha accettato di andarci. Dopo i mondiali vinti in Red Bull cercava una nuova sfida, un nuovo passo nella sua già importante carriera. Adesso è un periodo duro. Ma perché andare in Ferrari se non cercava una sfida? Ecco, l’ha trovata“.
Per uno che ha vissuto per intero l’Era Schumacher, fare paragoni tra Seb e il Kaiser non è giusto: “Per me non è nè corretto nè possibile. Sebastian è un pilota fortissimo e una persona molto intelligente. Di certo, arrivando in Ferrari, avrà pensato a quanto fatto da Michael in passato, cercando di prenderne ispirazione“.
“Nelle ultime gare lo abbiamo visto nervoso” – conclude – “Ma ciò è positivo. Dimostra di tenere a quello che sta facendo. In più, non ha mai criticato la squadra. E quello si che sarebbe stato davvero brutto. Sono convinto che Vettel stia lavorando duramente con la squadra per ricreare, all’interno della Scuderia, l’atmosfera giusta per fare bene“.
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