E’ stato uno dei bersagli preferiti della critica, durante questo 2016 difficile ed avaro di soddisfazioni. Maurizio Arrivabene ha dovuto fare i conti con un ambiente a tratti anche ostile, con una miriade di voci che si rincorrevano, sul futuro suo e anche degli attuali alfieri di Maranello.
Con il terremoto Rosberg che ha scosso la Mercedes, in particolare, Vettel è stato accostato più volte alla scuderia anglo-tedesca, soprattutto se anche il 2017 dovesse rivelarsi deludente. Il manager bresciano, team principal del Cavallino, ha provato a spazzar via tutto ciò, pur confermando la necessità di fornire a Seb (e ovviamente anche a Kimi) una monoposto degna di tal nome.
“Ieri Sebastian era qui a Maranello” – ha detto Arrivabene, presente alla cena di Natale della Ferrari – “Sta lavorando tanto al simulatore e collabora tantissimo con la squadra. Se non fosse così coinvolto e motivato credo che si comporterebbe in maniera diversa, chiaramente. Sappiamo che un pilota del suo valore merita una macchina adeguata, e nel 2016 in alcune gare l’ha avuta. In altre, invece, non è stato affatto così. E’ un quattro volte campione del mondo e l’ha dimostrato nell’ultima gara ad Abu Dhabi, dove quando si è trattato di spingere si è fatto trovare prontissimo“.
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