Il momento atteso da milioni di fan in tutto il mondo è arrivato. Stamattina, a Maranello, la Ferrari ha presentato la nuova creatura, la SF90, in onore dei 90 anni della Scuderia del Cavallino Rampante. La 65.esima monoposto di Formula 1 prodotta dalla Ferrari verrà guidata dal quattro volte Campione del Mondo, Sebastian Vettel, chiamato al riscatto dopo un 2018 complicato, e dal monegasco Charles Leclerc, al debutto di rosso vestito e alla prima esperienza in un top team, sul quale vengono riposte tante speranze per il futuro. L’obiettivo è uno solo: riportare in Italia entrambi i titoli, quello Piloti, che manca dal 2007, e quello Costruttori, che sfugge dal 2008.
Al termine di una cerimonia più ‘sfarzosa’ rispetto agli anni precedenti, con l’hashtag #essereFerrari e alla presenza in particolare, oltre ai due piloti, di Mattia Binotto (che ha preso il posto di Mattia Arrivabene ad inizio anno come team principal), Louis Camilleri e John Elkann, la nuova SF90 salta subito all’occhio per la livrea, nella quale predomina un rosso per la prima volta opaco, senza più bianco e con tutte le decalcomanie del title sponsor Mission Winnow di nero, e lo stesso vale per la pinna sul cofano motore.
A livello tecnico, in generale, la vettura è un’evoluzione della SF71-H, della quale riprende ad esempio la filosofia delle fiancate, imitate da buona parte degli altri team. L’ala anteriore è in versione 2019 (vicina alla soluzione McLaren), anche se gli upper flap (i profili superiori) sono una via di mezzo tra la strada scelta da Mercedes e Red Bull (a prima vista più standard) e quella Alfa Romeo (la più estrema vista finora). Anche l’ala posteriore segue i regolamenti 2019. Differenti l’airscope (triangolare e non più tondeggiante) e il cofano motore, all’apparenza davvero molto piccolo ed estremo, terminante in una zona posteriore estremamente rastremata.
Queste le parole dei protagonisti. Partiamo dai piloti. “Non vedo l’ora di salire sull’auto” – dice Sebastian Vettel – “Purtroppo non ho la tuta, ma è veramente bellissima. Negli ultimi anni abbiamo lavorato bene e dobbiamo fare un ultimo passo. Leclerc? È fortissimo e ci aiuterà a migliorare“. Tocca a Charles Leclerc: “Sono cresciuto nella FDA e ciò mi ha aiutato enormemente a crescere come pilota. Oggi sono molto orgoglioso ed emozionato di partire per questa nuova avventura. Non sono nervoso, ma credo sia per me una grande opportunità; avere Vettel come compagno di squadra non potrà che aiutarmi. Sarà una stagione esaltante, non ci resta che metterci al lavoro“.
Così Mattia Binotto: “È una giornata speciale e sono orgoglioso ed emozionato di guidare il team e portare avanti il sogno di Enzo Ferrari. #EssereFerrari significa passione, determinazione, appartenenza, integrità, coraggio, competizione, eccellenza. È tradizione, la Scuderia compie 90 anni e noi abbiamo il dovere di portare avanti la storia della Ferrari“. “Nel 2018 non abbiamo vinto il titolo, ma ci sono stati tanti aspetti positivi” – prosegue il team principal – “Abbiamo cercato di evolvere la vettura 2018. Ci sono delle novità dovute al regolamento, mentre per il resto ci siamo concentrati sull’affinamento di una vettura già molto competitiva“.
“Il 2018 è stata la migliore stagione degli ultimi dieci anni. Un ringraziamento dovuto va a due persone che non sono più con noi, Kimi Raikkonen e Maurizio Arrivabene” – ha detto Louis Camilleri, Amministratore Delegato – “Ora la nostra guida tecnica è Mattia Binotto, la Ferrari non ha segreti per lui ed ha costruito un gruppo in grado di fare la differenza a tutti i livelli. Guiderà la Scuderia verso grandi successi. Sebastian Vettel, dopo quattro Mondiali, vuole il quinto in rosso. Leclerc è un giovane pilota dall’indiscusso talento, messo già in mostra nel 2018. Siamo consapevoli delle grandi pressioni che gravano su di loro, ma cercheremo attraverso il team di trasmettere loro la necessaria serenità“.
Infine, riportiamo le dichiarazioni di John Elkann: “Sono lieto di essere qui, accanto alla SF90, che non solo è una vettura bellissima ma anche molto competitiva. Cosa significa #EssereFerrari? È qualcosa di speciale, unico, una storia iniziata grazie alla tenacia di Enzo Ferrari. Spinto dalla passione per le corse ha fondato la Scuderia. La Ferrari deve spingere verso il futuro. #EssereFerrari significa essere una squadra, Mattia lo sa molto bene avendo lavorato qui a Maranello per 25 anni. Il senso di #EssereFerrari è l’orgoglio di una squadra che riesce a racchiudere tutto un Paese, di un cuore rosso Ferrari. Per noi l’affetto dei Tifosi sarà fondamentale, perché sta per iniziare una stagione importante e un decennio che ci porterà al Centenario“.
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