Gli appassionati della Formula 1 non hanno mai potuto sopportare le attuali power unit ibride. Vero, sono tecnologicamente avanzate, super efficienti; ma, a detta di tanti, hanno fatto perdere molto a questo sport, primo tra tutti il rombo dei motori. Ecco, dunque, che in continuazione si legge in giro, anche da parte di addetti ai lavori, di una speranza di tornare agli aspirati, in particolare V10, per ridare carattere alla Formula 1, ma specialmente per provare a contenere quei costi che, con le power unit, sono schizzati ulteriormente verso l’alto.
Il presidente della FIA, Jean Todt, da quest’orecchio però non ci sente e, enfatizzando una responsabilità “ecologica” della Formula 1 nei riguardi del mondo, esclude categoricamente un ritorno alle vecchie motorizzazioni aspirate. “Una scelta simile non sarebbe accettata dalla società. Abbiamo la responsabilità di gestire un’organizzazione che è monitorata dalla società globale” – sottolinea Todt – “Quando vedi l’enfasi messa sui cambiamenti climatici sento che bisogna prendersi la responsabilità di parteciparvi. È vero che la Formula 1 creerà meno inquinamento di un aereo che fa Parigi – New York, ma dobbiamo comunque essere un esempio, non creando dell’inquinamento inutile“.
“Il motore ad idrogeno? Sono sicuro che in futuro verrà utilizzato” – continua il presidente della Federazione Internazionale – “Le monoposto cambieranno e continueranno a farlo. L’obiettivo della Formula 1 non dev’essere quello di guardare al breve termine, ma al lungo termine, chiedendosi come dovrebbe essere fra 10-20 anni. Dobbiamo tener conto dell’evoluzione della società“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.