Torna a parlare Helmut Marko, braccio destro di Dietrich Mateschitz e “mente” del programma giovani della Red Bull. Raggiunto da Auto, Moto und Sport, il 73enne austriaco si è soffermato sull’attuale coppia di piloti di Milton Keynes, paragonandola poi (in modo abbastanza discutibile) al duo Vettel-Webber. 

“Quello che fa Verstappen è incredibile” – esordisce Marko, a proposito del giovane olandese – “E’ incredibile la maturità che possiede, in proporzione alla sua età. Considerando il numero di gare disputate e la sua carta d’identità, è chiaro il fatto che siamo di fronte ad un talento eccezionale. E’ uno di quei piloti che nascono una volta ogni dieci anni“.

(foto da: spiegel.de)

Marko ammette di aver dovuto anche riprendere Verstappen. In particolare dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, quando rifiutò di seguire il consiglio del suo ingegnere di pista, sul fatto di dover gestire le gomme, mentre l’olandese voleva spremere tutto della macchina per provare a riprendere Rosberg. 

“E’ stato un gesto necessario” – sottolinea Marko – “Noi abbiamo un’equipè di un’ottantina di persone che si occupano delle strategie, e che prendono notta di tutto ciò che può essere utile per avere un quadro completo della situazione. Tutto ciò è importante e non lo si può gestire da soli, d’istinto. La gara non si decide nei primi giri e bisogna aver cura degli pneumatici“. 

“Il fatto che, inizialmente, fosse più rapido di Nico, lo ha confuso, restando poi troppo tempo dietro alla Mercedes” – continua – “O si sorpassa immediatamente, come fatto da Raikkonen, oppure si resta dietro in attesa della sosta. Bisogna guardare le cose da una prospettiva superiore. Con la strategia che avevamo studiato, Max avrebbe tranquillamente lottato per il podio“. 

In chiusura, Marko paragona il clima attuale che c’è tra i piloti della Red Bull e quello che sussisteva al tempo della coppia Vettel-Webber. “Seb e Mark non sono mai andati molto d’accordo tra loro” – afferma il nativo di Graz – “Praticamente, era come se ci fosse una battaglia continua tra due squadre e questo, ovviamente, impediva un ulteriore sviluppo. Oggi il clima è migliore e noi siamo contenti di avere due grandi piloti che si rispettano molto tra di loro“.