Il venerdì di Barcellona si conferma nel segno della Mercedes. Il team di Brackley ha monopolizzato anche la seconda sessione di libere al Montmelò, dando una dimostrazione di forza che deve far preoccupare pesantemente gli avversari, Ferrari in primis. In simulazione qualifica, Valtteri Bottas è stato nuovamente il più rapido (1:17.284), precedendo di 49 millesimi Lewis Hamilton; più lontane le Ferrari, con Charles Leclerc (+0.301) leggermente più veloce di Sebastian Vettel (+0.389). Ancora più indietro le Red Bull, con Max Verstappen 5° (+0.751) e Pierre Gasly 7° (+0.954); in mezzo ai due c’è un ottimo Romain Grosjean, Haas (+0.869).
L’altra VF-19 di Kevin Magnussen è 8° (+1.071), seguita da Carlos Sainz Jr. (+1.374) e da Daniil Kvyat, Toro Rosso (+1.438), che chiude i primi 10. Subito dietro ecco Kimi Raikkonen, Alfa Romeo (+1.443), ed Alexander Albon, Toro Rosso (+1.495). Poi troviamo Lance Stroll, Racing Point (+1.555), davanti alle due Renault di Nico Hulkenberg (+1.577) e Daniel Ricciardo (+1.650). In 16° posizione c’è Lando Norris, McLaren (+1.757), con Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo, in 17° (+2.143). Completano la classifica Sergio Perez, Racing Point (+2.164) e le due Williams di George Russell (+2.907) e di Robert Kubica (+3.497).
Passiamo alla simulazione di passo gara. Anche in questo caso, quanto mostrato dalle Mercedes è stato disarmante. Con le mescole soft, in particolare, le due W10 sono state velocissime, con un tempo d’attacco sull’1:22 molto basso per Bottas, mentre Hamilton c’è arrivato al 3° passaggio; i due ferraristi sono stati ben più lenti, sull’1:22 alto. Se Lewis, così come Sebastian, sono andati dopo pochi giri ai box per montare le medie, Valtteri e Charles hanno allungato di un bel pò lo stint, con il #77 che si è confermato in grandissima forma.
Dopo il pit, in pista avevamo Bottas e Vettel con le medie, e Hamilton e Leclerc con le dure. Qui il canovaccio è cambiato di poco, pur se la SF90 è sembrata andar meglio con le mescole più dure. In generale, comunque, il gap medio tra le Frecce d’Argento e le Rosse è oscillato tra i 3 ed i 5 decimi a giro, con i ferraristi a patire tanto nel T3, dove hanno quasi sempre beccato tutto o gran parte del distacco in ogni giro. Ancora Bottas è parso indemoniato, scendendo addirittura fino all’1:21.6 con le ‘gialle’.
In una situazione che pare ‘disperata’, una piccola fiammella di luce potrebbero portarla i tempi segnati a fine sessione da Vettel (1:22.2 con gomme medie di 15 giri) e da Leclerc (1:22.0 con bianche pressappoco con la stessa usura). Per una volta (è la speranza) potrebbe essere stata la Ferrari a nascondersi al venerdì. Ma domani PL3 e Qualifiche toglieranno ogni dubbio, sia in positivo che in negativo. Chiudiamo con i giri percorsi: ben 45 le tornate percorse da Sainz, meglio di Hulkenberg e Norris (43); al contrario, 23 i giri di Kubica, peggio del duo Verstappen-Raikkonen (30).
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