F1 GP Monza 2016 Analisi – Mercedes domina, Ferrari all’attacco della Red Bull

F1 GP Monza 2016 Analisi – Il GP d’Italia ci lascia una Mercedes regina incontrastata, con Hamilton e Rosberg attesi ad un gran duello da qui alla fine. La Ferrari ritrova il ruolo di seconda forza, ma dovrà confermarlo per battere la Red Bull 

Il Gran Premio d’Italia, disputatosi ieri sul circuito di Monza, ha rappresentato l’ultima prova europea, prima di una lunga serie di trasferte intercontinentali tra Estremo Oriente (Singapore, Malesia e Giappone), Americhe (Stati Uniti, Messico e Brasile) e Medio Oriente (Emirati Arabi). Contrariamente alle previsioni, Nico Rosberg è tornato dalle vacanze estive molto determinato e, complici anche i problemi di Hamilton, ha riaperto completamente il discorso, presentandosi all’ultima fase della stagione dietro di soli due punti. Staremo a vedere quale sarà la reazione di Hamilton. Alla Ferrari, com’era nelle speranze della vigilia, l’aria di casa ha fatto bene, pur se non abbastanza per scalfire la supremazia delle Frecce d’Argento. Le Red Bull sono finite dietro (e non di poco), ma il team di Maranello dovrà provare su altri tipi di piste, a partire da Marina Bay, di essere tornata, quantomeno per contendere ai “Bibitari” la piazza d’onore. Una gara nel complesso alquanto noiosa e segnata, ma che è stata riscattata alla grande dalla passione del pubblico, accorso numeroso e protagonista del solito, meraviglioso spettacolo del podio. Una cartolina perfetta, da unirsi all’ormai prossimo rinnovo del contratto con Ecclestone.

Che spettacolo la festa del podio di ieri a Monza! (foto da: sebastianvettel.de)

Che spettacolo la festa del podio di ieri a Monza! (foto da: sebastianvettel.de)

 

Mercedes: Lewis getta via la pole, Nico sentitamente ringrazia 

Alzi la mano chi, dopo le qualifiche di sabato, avrebbe scommesso su una vittoria di Nico Rosberg. Troppo in forma Hamilton, capace di disintegrare il compagno di box sul giro singolo; troppo in simbiosi l’inglese, e con la monoposto e con un circuito che lui ama particolarmente e che lo aveva visto dominare tre volte negli ultimi quattro anni. E invece, sono bastati pochi secondi, quelli successivi al semaforo verde, per ribaltare tutto. Hamilton, anche se non in maniera disastrosa come Raikkonen lo scorso anno, toppa lo start, si vede sfilato impotente da Nico, dalle Ferrari e da Bottas, per poi venir infilato anche da Ricciardo. “Ho perso lì la gara“, ha detto giustamente il pilota di Stevenage nel post gara. Rosberg, a quel punto, si è visto recapitare la vittoria su di un piatto d’argento, e non si è fatto pregare, dominando la gara pressochè indisturbato. Certo, la sua speranza era che almeno una Ferrari riuscisse a concludere tra lui e Lewis; ma lasciare Monza a soli due punti dal rivale, è di certo una gradita sorpresa per il biondo tedesco. E adesso? Adesso la faccenda diventa interessante. Nico dovrà dimostrare di aver lavorato sul suo carattere, evitando di incorrere negli errori che lo hanno bloccato nell’ultimo biennio. Lewis, da parte sua, dovrà gestire bene la situazione. Sulla carta è sempre il favorito principale per il Titolo, ma sappiamo che quando viene messo sottopressione, è molto incline all’errore.

Lewis Hamilton, impegnato in un bloccaggio durante la gara di ieri (foto da: formula1.autobild.es)

Lewis Hamilton, impegnato in un bloccaggio durante la gara di ieri (foto da: formula1.autobild.es)

 

Ferrari: il podio, massimo risultato dopo una gara senza errori 

Consapevoli della superiorità delle W07, in casa Ferrari l’imperativo era ritrovare un podio mancato da troppe gare (4 per la precisione) e rosicchiare punti alla Red Bull, in ottica 2° posto Costruttori. Possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Certo, come sottolineato sia da Vettel che da Raikkonen, la voglia di raggiungere ben altri risultati è tanta, ma contro questa Mercedes, a meno di scontri o guasti, c’è ben poco da fare. La partenza perfetta del duo ferrarista, capace di insidiare Rosberg quantomeno in quel frangente, aveva illuso nelle chance di portare a casa più che un semplice 3° posto. Ma la dura realtà attuale era ben preventivabile sin dal sabato, quando le Mercedes erano state le uniche a qualificarsi in Q3 con le Soft, garantendosi la quasi matematica certezza di poter effettuare solo una sosta in gara. E così è stato, con Hamilton che senza penare troppo ha agguantato il 2° posto. Semplicemente, le Rosse, a mio parere, non potevano permettersi la stessa strategia, sia per una questione di capacità di controllare il degrado degli pneumatici che per una questione di passo. In una domenica dal sapore più amaro che dolce, nonostante l’affetto immenso comunque mostrato dai tifosi, l’aspetto più positivo è l’aver battuto nettamente una Red Bull a sua volta mai in grado di impensierire Vettel e Raikkonen. Come detto in apertura, sta alla Ferrari dimostrare che quanto visto ieri, almeno nel confronto con il team anglo-austriaco, non sia un una tantum dovuto alle caratteristiche della pista. Altrimenti, le prossime uscite potrebbero tornare ad assumere contorni molto bui.

Sebastian Vettel saluta i tifosi, dopo il podio conquistato ieri (foto da: noticias-f1.com)

Sebastian Vettel saluta i tifosi, dopo il podio conquistato ieri (foto da: noticias-f1.com)

 

Red Bull: limitati i danni. Che sorpasso di Ricciardo 

In casa Red Bull, si sapeva che l’appuntamento nel Tempio della Velocità monzese era uno dei più complicati della stagione. Pur migliorata, la power unit transalpina, rinominata Tag Heuer, paga ancora abbastanza sia nei riguardi della controparte tedesca che nei riguardi di quella italiana. Ecco quindi che il 5° posto di Ricciardo ed il 7° di Verstappen possono essere considerati positivamente, visto il ridotto numero di punti persi nel confronto con la Ferrari. C’è da dire, però, che ben diversa è stata la domenica dei due piloti. Ricciardo ha fatto quel che ha potuto, scavalcando Hamilton in partenza, salvo venir ripassato quasi immediatamente, e spuntandola nel lungo duello che lo ha visto opposto a Bottas. Proprio nei riguardi del finlandese, Daniel si è reso protagonista di un gran sorpasso in principio di giro 47, infilandolo con una staccata tutta fegato e freni in fondo al rettilineo dei box. Verstappen, invece, ha pagato un brutto start, finendo 11° in chiusura di primo giro; l’olandesino, meno brillante di altre occasioni, è poi riuscito faticosamente a risalire fino alla 7° posizione.

Il momento del bel sorpasso di Ricciardo ai danni di Bottas alla Prima Variante (foto da: team-bhp.com)

Il momento del bel sorpasso di Ricciardo ai danni di Bottas alla Prima Variante (foto da: team-bhp.com)

 

Gli altri #1: Williams, controsorpasso sulla Force India 

A Spa, la Force India era riuscita a coronare la rincorsa sulla Williams, operando il sorpasso al 4° posto Costruttori. A Monza è arrivata la replica del team di Didcot, tornato avanti di 3 lunghezze (111 a 108). La gara di ieri ha visto una FW38, almeno con Bottas (6°), nuovamente capace di prestazioni decenti. Il finlandese, partito molto bene, ha ceduto solo nel finale a Ricciardo, capace di coglierlo di sorpresa e di soffiargli la top-5. Non ha riservato granchè l’ultima gara a Monza a Felipe Massa (9°). Anche la Force India è riuscita a portare entrambi i piloti in zona punti, ma probabilmente non nelle posizioni attese. Alla vigilia, infatti, si pensava alla possibilità d’inserirsi anche nel duello Ferrari-Red Bull, con qualche velleità di podio. Invece, sia Perez (8°) che Hulkenberg (10°) non sono stati brillantissimi.

Alla sua ultima apparizione a Monza, Massa non è andato oltre la 9° posizione (foto da: zimbio.com)

Alla sua ultima apparizione a Monza, Massa non è andato oltre la 9° posizione (foto da: zimbio.com)

 

 

Gli altri #2: Haas ancora fuori dai punti. McLaren e Toro Rosso secondo pronostico 

Non c’è molto di cui sorridere, dopo il GP d’Italia, in casa Haas. Dopo una qualifica più che positiva, Gutierrez ha gettato alle ortiche la chance di cogliere i primi punti stagionali a causa di una partenza pessima, che lo ha visto 20° alla fine del primo giro; il successivo recupero è stato inutile, poiché è valso solo la 13° posizione. Al contrario, Grosjean era partito bene dalla 17° piazzola, ma non è andato oltre l’ennesima 11° posizione (4° in stagione). Poca gloria anche per la McLaren: Button ha terminato 12°, mentre Alonso, 14°, è stato anche protagonista di un team radio sarcastico con il muretto, che lo incitava a riprendere Grosjean. Fuori dai punti anche la Toro Rosso, attesa in difficoltà questo weekend: Sainz è finito 15°, mentre Kvyat si è ritirato al 36° giro, per un problema al fondo piatto della vettura.

Niente punti, invece, per Jenson Button, nella foto seguito da Ericsson (foto da: f1fanatic.co.uk)

Niente punti, invece, per Jenson Button, nella foto seguito da Ericsson (foto da: f1fanatic.co.uk)

 

Gli altri #3: Delusione Manor. Male Renault e Sauber 

Pizzico di rammarico in casa Manor. Il team inglese covava qualche speranza di top-10 su una pista come Monza, sulla carta favorevole alla MRT05. E invece, Wehrlein si è dovuto fermare in avvio di giro 26 per un problema al motore, mentre Ocon ha chiuso 18° ed ultimo. Domenica da dimenticare anche per Renault e Sauber. Entrambe hanno visto un loro pilota uscire di scena precocemente, a causa della collisione che, all’inizio del 2° giro, ha visto protagonisti Palmer e Nasr. Poche soddisfazioni per gli altri due: Magnussen è giunto 17°, Ericsson 16°.

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