Con un pò di ritardo, la Federazione Internazionale, in attesa di chiarire (si spera definitivamente) la questione sospensioni a controllo idraulico nella giornata di venerdì, ha inviato una lettera esplicativa alle squadre. Nella stessa vi sono cinque esempi di soluzioni o componenti che, in sede di controlli, non verranno ritenuti conformi al regolamento. Andiamo a vedere quali sono:
– La risposta diretta del telaio alle accelerazioni.
– La correlazione diretta tra l’altezza della monoposto con l’impianto frenante e il sistema di sistema di sterzo.
– Il controllo dell’altezza da terra tramite un sistema autolivellante.
– L’accumulo di energia tramite qualsiasi mezzo che poi ne consenta un uso ritardato, o qualsiasi sistema di sospensione che possa comportare un’asimmetria non incidentale in risposta alle variazioni di carico applicate alle ruote.
– L’accoppiamento diretto tra i sistemi di controllo del rollio e delle altezze.
Nella lettera, inoltre, vengono anche definiti i cosiddetti “doveri di un concorrente”, ovvero l’art. 2.7 del Regolamento Tecnico, secondo il quale la vettura di ogni concorrente, per soddisfare il delegato tecnico della FIA e dei Commissari Sportivi, deve essere conforme alle norme nella loro interezza in ogni momento dell’evento.
Nel caso il delegato tecnico della Federazione ritenga che un concorrente usi la sospensione non solo con lo scopo primario di isolare il telaio e il pilota dalle ondulazioni della strada, può chiederne la rimozione o la disabilitazione del sistema contestato. Nel caso un team decidesse lo stesso di utilizzare la sospensione contestata per essendogli stato chiesto di rimuoverlo o disattivarlo, il delegato FIA riporterà la vicenda ai Commissari Sportivi. Dunque, l’onore della prova passerà dalla Federazione alle squadre, le quali avranno appunto l’onere di provare la correttezza del sistema sospensivo.
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