Il Gran Premio del Messico ha rappresentato l’ennesima occasione sfumata per la Ferrari. Oltre alle quattro vittorie ottenute da Sebastian Vettel, è innegabile che in almeno altre 4/5 occasioni siano sfuggite tra le mani gare che potevano essere vinte, più o meno tranquillamente. La gara di domenica all’Hermanos Rodriguez rientra tra queste. Vero, Seb avrebbe dovuto fare i conti con Max Verstappen e la sua Red Bull, apparsi davvero in forma. Ma la pole del sabato e il ritmo avuto a pista libera dal tedesco, hanno mostrato che la sua SF70-H aveva tutte le qualità per giocarsela.
E invece, alla fine la Scuderia di Maranello se n’è tornata a casa con un 3° posto con Kimi Raikkonen e un 4° con Vettel, autore di una grande rimonta che però non può far diminuire i rimpianti. Nel post gara sono chiare le parole di Maurizio Arrivabene: “Ancora una volta, il risultato della gara non corrisponde al potenziale delle nostre monoposto” – dice deluso il team principal Ferrari – “Un potenziale mostrato ieri con la pole position e che si è rivisto in corsa, con numerosi sorpassi e con il giro più veloce. Purtroppo il contatto alla prima curva ha compromesso tutta la gara“.
“Fino alla fine abbiamo lottato, sperando di poter vincere questo Mondiale” – continua il manager bresciano – “Nelle due gare che rimangono daremo il massimo, come sempre. Avremo la solita concentrazione e determinazione. Faccio comunque i miei complimenti a Hamilton per il suo quarto titolo mondiale“.
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