F1 2018 GP Singapore, delusione Vettel: “Abbiamo pasticciato. Ma la gara è domani”

Nelle qualifiche della gara che rappresenta uno spartiacque a dir poco fondamentale nel prosieguo della stagione, la Ferrari è stata colpita in pieno volto da un montante, scagliato in maniera fortissima ed inattesa da un Lewis Hamilton semplicemente fantastico. Il britannico ha estratto dal cilindro uno dei migliori giri in assoluto della sua carriera, un 1:36.015 che ha annichilito tutti, rifilando ben 613 millesimi ad un frastornato Sebastian Vettel, autore di alcuni errori nei suoi tentativi, e finito addirittura 3°, scavalcato anche da Max Verstappen. Il sabato deludente della Rossa è completato anche dallo scialbo 5° tempo di Kimi Raikkonen, a coronamento di una prestazione che tutti a Maranello sono consapevoli di esser diventata complicatissima.

Sebastian Vettel, durante le deludenti qualifiche di Marina Bay (foto da: twitter.com/ScuderiaFerrari)

SEBASTIAN VETTEL (3° a +0.613) –Il distacco dagli altri è troppo grande e deludente, non di certo quello che ci aspettavamo. Ma credo sia anche abbastanza bugiardo, poiché penso che potevamo ottenere molto di più” – ha detto un Vettel molto scuro in volto – “Siamo lontani dalla posizione che volevamo ottenere, su questo non posso nascondermi assolutamente. E’ stata una qualifica dura per noi. La sessione si è rivelata molto combattuta, eravamo tutti lì e potevamo giocarci le nostre carte“.

Non c’è stato un problema in particolare. Né il traffico o altro del genere. Semplicemente abbiamo faticato a trovare il ritmo e a tirare fuori il massimo dal nostro pacchetto” – aggiunge il pilota tedesco – “Gli altri hanno fatto meglio, e perciò siamo solo terzi. In Q2, abbiamo tentato la carta delle Ultrasoft, ma non hanno funzionato come speravamo. Tutti avevano montato le Hypersoft, e ovviamente abbiamo dovuto farlo anche noi. Detto ciò, il tempo per la pole lo si fa in Q3, dove abbiamo fallito“.

La gara, però, è un altro discorso e penso che domani le cose andranno diversamente” – conclude Vettel, che prova a pensare positivo – “Il passo c’è ed abbiamo la possibilità di fare di più. Non vedo qualcuno in grado di compiere miracoli o poter scappare via. Secondo me siamo tutti lì a giocarcela, per cui vedremo come andrà a finire“.

KIMI RAIKKONEN  (5° a +0.779) –Il vero problema non è stato il traffico, ma portare le gomme nella giusta finestra di utilizzo” – spiega Kimi – “Fino alle PL3 era stato tutto lineare; poi, in qualifica, abbiamo notato delle differenze che ci hanno davvero sorpreso. Quando arrivi alle qualifiche il set-up è più o meno definitivo e ritrovarsi con un guaio del genere diventa un grosso problema. Tutto era andato benissimo fino a prima delle qualifiche, poi gli pneumatici non hanno reso secondo le aspettative. Non abbiamo potuto farci granché“.

Se sono colpito dal fatto che anche una Red Bull sia davanti a noi? No, assolutamente. Su una pista del genere, azzeccare anche i piccoli dettagli fa una grande differenza e siamo tutti vicini lì davanti” – continua il Campione 2007 – “In una curva puoi arrivare a guadagnare o perdere anche 3 o 4 decimi. La differenza è enorme in tutto e bisogna essere pressoché perfetti se si vuole avere un giro buono“.

I dati del venerdì? Come dico sempre, la gente si basa troppo sulle libere che, alla fine, contano ben poco. Infatti oggi non siamo nella posizione che volevamo. A volte capita di avere qualche problema in più degli altri, e oggi è toccato a noi. E questo nonostante fossimo stati molto più veloci degli altri in precedenza“, ha sottolineato ancora Raikkonen.

Ma la gara è lunga e tutto potrà accadere. Saremo molto vicini e sarà fondamentale prendere le decisioni giuste al momento giusto, cogliendo tutte le occasioni” – conclude il pilota Ferrari – “Qui a Singapore ad ogni giro puoi ritrovarti un imprevisto o una Safety Car. Non so cos’altro aggiungere a riguardo, e per me è inutile stare qui a parlarne. Oggi non si prendono punti, domani sì- Ed è in gara che dobbiamo essere lì“.

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