La Ferrari arriva in Messico sull’onda della grandissima e attesissima vittoria di Kimi Raikkonen negli Stati Uniti. Un successo che ha ridato fiducia al team di Maranello, tornato competitivo dopo aver sofferto tanto tra Singapore e Suzuka. Una Ferrari che adesso aspetta che si sblocchi anche Sebastian Vettel, apparso molto giù di morale ultimamente, anche a causa di risultati deficitari in pista.

Sebastian Vettel, durante le interviste del giovedì di Città del Messico (foto da: twitter.com)

“Il nostro obiettivo è vincere. Sappiamo quale sia la situazione in campionato, e sappiamo che dipende poco da noi” – ha commentato Vettel – “Gli aggiornamenti sbagliati? Dobbiamo guardare avanti, ed è importante capire cosa non abbia funzionato. Il passo indietro verso la configurazione aerodinamica precedente ci ha già dato delle risposte. Abbiamo lavorato duramente per capire meglio e trarre le giuste considerazioni in vista del 2019, anche se non tutto è ancora chiarissimo“.

Sul se sente di aver perso il Mondiale, Seb risponde con chiarezza: “Credo che il pilota che alla fine vince il titolo meriti tutti gli onori del caso. So che abbiamo pochissime chance, ma sono concentrato di più sul vincere le singole tappe restanti del campionato. Ripeto, la situazione in classifica è ben chiara“. I tanti errori in pista nell’ultimo periodo hanno portato le critiche sul tedesco ad un livello molto elevato. Da ultimo, il contatto con Ricciardo ad Austin.

“Forse avrei dovuto passarlo all’esterno, non so. Certo è che un pilota vuole sempre avere l’interno. I miei testacoda sono stati un po’ strani, perché in ognuno degli ultimi tre incidenti non ho fatto nulla di pazzo” – aggiunge Sebastian – “Non sono entrato in curva ad una velocità troppo alta e, se fossi stato da solo, avrei percorso la curva normalmente. Non c’era molto che potessi fare, è come se ci fosse una sorta di ‘buco’ o ‘mancanza’ di carico quando ci si trova all’interno di un’altra macchina“.

“Da fuori è facile giudicare, mentre dall’interno dell’abitacolo si hanno sensazioni differenti. Per cui è normale che io possa avere opinioni diverse da chi ha la possibilità di vedere replay e slow-motion da 13 telecamere diverse. Ma ci tengo a sottolineare ancora che non ho provato nulla di stupido, e anche per quanto mi riguarda è successo un po’ troppo spesso“, conclude Vettel.

Così invece Kimi Raikkonen, che non può non partire dalla vittoria di Austin: “È stato un gran risultato in una bella gara. Ho dovuto lottare per ottenere il risultato, non è stata una vittoria semplice, ma sicuramente molto emozionante. Che altro posso dire? Siamo stati molto felici, speriamo di poter essere molto forti anche in questo weekend, ma di sicuro faremo del nostro meglio“.

“Lavoreremo duro fin dal venerdì, per poi arrivare a domenica e in gara vedremo cosa riusciremo a tirare fuori. Daremo del nostro meglio per provare a essere lì davanti a lottare per la vittoria” – prosegue il finlandese – “Se guardiamo agli anni scorsi, qui tutti e tre i top team sono sempre stati competitivi. La differenza l’hanno fatta i dettagli, anche se ora è troppo presto per indicare qualche favorito. Hamilton? Ha bisogno di poco per vincere il titolo“.

Questa sarà la terzultima di Kimi in Ferrari. Ad esplicita domanda, il Campione 2007 non vuole ancora fare bilanci sul suo 2018: “La stagione è ancora in corso e non vedo l’utilità di guardare indietro a quello che è successo, dato che non posso cambiare nulla. Il risultato finale non è quello che volevamo, ma noi abbiamo fatto del nostro meglio. Il terzo o quarto posto che otterremo non sarà sicuramente ideale, ma poteva anche andare peggio“.