F1 2018 GP Messico: Verstappen festeggia, Ricciardo schiuma rabbia

Una domenica dai due volti, quella dell’Hermanos Rodriguez, per la Red Bull. Da una parte abbiamo il sorriso e la gioia di Max Verstappen per una vittoria cercata e voluta con tutte le sue forze, ottenuta grazie ad una grande partenza e con una condotta di gara perfetta, con un dominio in stile 2017. Dall’altra, invece, c’è la rabbia di un Daniel Ricciardo deluso e ferito, protagonista dell’ennesimo ritiro in una gara che lo vedeva poleman e in lotta per il podio al momento dello stop. Un Ricciardo esondato come un fiume in piena nel post gara, al punto da ipotizzare di non correre le ultime due gare.

Foto di gruppo per il team Red Bull, che festeggia così la vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio del Messico 2018 (foto da: twitter.com/redbullracing)

Ma partiamo con Max Verstappen: “Ieri (sabato ndr) ero molto frustrato e deluso; oggi (ieri ndr), al contrario, sono davvero felice. La notte prima della gara non ho dormito e fino a pochi attimi prima del via combattevo con uno stato d’animo non positivo. Poi le luci si sono spente e le cose sono cambiate. Una volta al comando, per me è stato facile concentrarmi sulla mia gara, soprattutto perché Lewis sembrava avere problemi di grip. Ho fatto in modo di pareggiare i suoi tempi sul giro, in modo da controllare la gara“.

Anche a livello di strategia li abbiamo marcati e, avendo un set ulteriore di Supersoft nuovo a disposizione, ero consapevole che potevo gestire la situazione fino alla fine” – continua l’olandese – “Per questo, quando Seb si è fermato la seconda volta, abbiamo fatto lo stesso, mantenendo il vantaggio. Quando poi ho visto Daniel accostare, ho chiesto alla squadra se avremmo dovuto abbassare la potenza della power unit. Avevamo un bel margine e io volevo essere sicuro di arrivare al traguardo“.

Il ritiro di Daniel è stato un gran peccato, poiché potevamo portare a casa una doppietta, o almeno giungere entrambi sul podio” – conclude Max – “Qui il podio, come lo scorso anno, è qualcosa di eccezionale. Avere il DJ di fianco e la folla che scende dalle tribune è davvero bello. Adoro tornare ogni anno qui in Messico, poiché è un posto ricco di appassionati. Congratulazioni anche a Lewis per il suo quinto titolo, è stato il pilota più consistente durante l’anno e merita il campionato. Sono sicuro che stia provando qualcosa di speciale e spero di poterlo sfidare presto“.

Così, invece, Daniel Ricciardo: “Ho visto di colpo spegnersi tutto il cruscotto, immaginando quindi un problema idraulico. E’ uno schifo e sono arrivato al punto di chiedermi per quale motivo presentarmi in pista la domenica. E’ da tanto che, per vari motivi, non ho un fine settimana pulito, senza problemi. E questo mi rattrista tantissimo“.

La RB14 di Daniel Ricciardo fuma dal posteriore. Prodromo dell’ennesimo ritiro (8° in stagione, 7° per problemi tecnici) per l’italo-australiano (foto da: twitter.com/F1)

Per quanto riguarda la gara, l’ho persa in partenza. Ero in pole ma sono partito male” – prosegue Daniel – “Io non voglio finirela mia avventura in Red Bull così e non credo ci sia qualcosa di deliberato sotto. Il punto però è che non riesco ad interrompere questo periodo negativo e oggi (ieri ndr) un doppio podio era l’obiettivo di tutto il team. Io di base sono un ragazzo molto positivo e probabilmente domani (oggi ndr) mi sveglierò con sentimenti migliori“.

Certo è che, a caldo, lo sconforto ha preso totalmente il nativo di Perth che, sui social, è arrivato a dire: “Ci vediamo l’anno prossimo, io le prossime due gare non le voglio correre“. E’ difficile immaginare una rottura anticipata del rapporto, seguita eventualmente dalla promozione di Pierre Gasly nelle ultime due gare, con Daniil Kvyat chiamato, anche lui prima del previsto, a prenderne il posto in Toro Rosso. Ma il rapporto è ormai logoro e non sono esclusi colpi di scena da qui ad Interlagos.

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