Cambio in vetta nella seconda sessione di libere del Gran Premio di Gran Bretagna 2018. Davanti a tutti, con temperature dell’asfalto che hanno raggiunto anche i 52 C°, c’è Sebastian Vettel con la Ferrari, capace di un 1:27.552. Alle sue spalle Lewis Hamilton, autore del giro veloce al terzo tentativo (+0.187), Valtteri Bottas (+0.357), Kimi Raikkonen (+0.493) e Daniel Ricciardo (+0.856), con l’unica RB14 a girare effettivamente questo pomeriggio.
Max Verstappen, infatti, è durato solo pochi minuti e, dopo il problema al cambio di stamattina (che non aveva richiesto la sostituzione), è finito a muro in uscita dalla Luffield, distruggendo la sospensione posteriore destra e saltando tutta la sessione. Romain Grosjean, dopo l’incidente in PL1, non è nemmeno sceso in pista. Tornando alla classifica, ottimo 6° Fernando Alonso con la McLaren (+1.754), davanti alla Renault di Nico Hulkenberg (+1.802), alle Force India di Esteban Ocon (+1.915) e di Sergio Perez (+1.970), e alla Sauber di Charles Leclerc (+2.005), che chiude la top-10, autore di un testacoda alla Brooklands nella seconda parte di sessione.
A seguire, troviamo la Renault di Carlos Sainz (+2.011), la Haas di Kevin Magnussen (+2.065), la Toro Rosso di Pierre Gasly (+2.279), rimasto fermo per un problema alla power unit, l’altra C37 di Marcus Ericsson (+2.494) e le due Williams di Lance Stroll (+2.517) e di Sergey Sirotkin (+2.551). Chiudono l’altra McLaren di Stoffel Vandoorne (+2.569) e l’altra Toro Rosso di Brendon Hartley (+2.852). Come giri percorsi, guida un quartetto composto da Vettel, Sainz, Sirotkin e Hartley (35), davanti al duo Raikkonen-Hulkenberg (34) e a Stroll (33). Verstappen, ovviamente, è il pilota ad aver girato meno (2), peggio di Gasly (16) e di Bottas (29).
Passiamo alla situazione sul passo gara. Facendo come sempre tutte le dovute premesse del caso, sembra davvero che la Ferrari, equipaggiata tra l’altro con il nuovo fondo, faccia paura. Una SF71-H competitiva e a suo agio con entrambe le mescole provate, con grande continuità di tempi soprattutto con Sebastian Vettel. La Mercedes sembra soffrire davvero tanto le alte temperature, mentre la Red Bull non è granché giudicabile, essendo Ricciardo in pista con un propulsore non al top della forma (nemmeno gli altri, intendiamoci).
La simulazione di gara è cominciata con tutti i big su mescola Soft, a differenza di Vettel, unico a cominciare con la Medium, tra l’altro usata. Hamilton fa segnare il miglior riferimento d’attacco (1:32.6), mentre Bottas e Raikkonen (rispettivamente 1:33.2 e 1:33.3) sono più lenti; Vettel, dopo un primo giro lento causa traffico, piazza un 1:32.9. Con il passare dei giri, le Mercedes si piazzano intorno all’1:33.5, mentre non è molto competitivo Raikkonen. Molto meglio Vettel, che si mantiene sull’1:33 basso. Al momento del pit stop, Hamilton, Raikkonen e Ricciardo passano alla Medium, Vettel alla Soft e Bottas prova addirittura la Hard.
I tempi d’attacco nel finale di simulazione, effettuato il cambio gomme, sono questi: Hamilton va sull’1:32.8, per poi scendere sull’1:32.4; meglio Raikkonen, prima in 1:32.0 poi in 1:31.4. Velocissimo Vettel, che realizza il miglior giro della simulazione qualifica (1:31.170), mentre non male Bottas con le Hard, con un ritmo sull’1:33 e mezzo. Meno bene, dicevamo, Ricciardo, più lontano con entrambe le mescole.
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