Il sogno di Nico Rosberg è finalmente diventato realtà. A 34 anni di distanza da papà Keke, anche lui è diventato campione del mondo, al termine di una gara emozionante e tesissima, nella quale il tedesco, trionfatore con 5 punti di margine sul rivale (385 a 380), dopo aver battagliato (e rischiato) con Verstappen, ha dovuto far fronte, nell’ultima fase di gp, alla tattica di Lewis, tesa a rallentarlo per fargli piombare addosso gli inseguitori. Al punto che, negli ultimi chilometri, Nico si è dovuto difendere due volte da un arrembante Vettel, per poi liberare tutta la sua gioia, una volta tagliato il traguardo.
“Sono al settimo cielo” – dice un felicissimo Rosberg – “E’ tutto incredibile. Dedico la vittoria a mia moglie e a mia figlia Lia. Grazie a tutti per il sostegno. Ho tante persone da dover ringraziare, è tutto davvero surreale”. Sulla gara: “Non è stato il gran premio più godibile della mia carriera. All’inizio ho avuto a che fare con Max; negli ultimi giri, invece, con tutti gli altri che mi venivano dietro. Non mi sono divertito granchè, perciò sono felice che sia finita“.
“Sono felice di aver ripetuto l’impresa di papà” – prosegue Nico – “Una volta che sarà arrivato qui, festeggerò con lui. Sono molto contento di vederlo. Poi voglio congratularmi con Lewis, perchè ha fatto una grandissima stagione. E’ stato un avversario straordinario, velocissimo. E’ stata davvero dura batterlo“.
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