
Luciano Spalletti è pronto a diventare il nuovo allenatore della Juventus dopo l’esonero di Igor Tudor. L’accordo con il club è già stato raggiunto e l’annuncio ufficiale è atteso nelle prossime ore. Nel frattempo, dopo il successo per 3-1 contro l’Udinese guidati dal tecnico della NextGen Massimo Brambilla, arrivano le prime analisi da parte di volti noti del calcio italiano come Paolo Di Canio, Beppe Bergomi e Luca Marchegiani, oggi opinionisti a Sky Sport.
Attesa per una Juve con identità e gioco più efficace
Marchegiani si aspetta che Spalletti intervenga subito sul reparto offensivo e sulla struttura generale della squadra: “Migliorerà l’efficienza dell’attacco e darà una chiara identità di gioco. Lo ha sempre fatto e penso sia stato scelto proprio per questo. Mi aspetto anche che valorizzi alcuni giocatori.”
Di Canio: “Serve il 4-3-3, basta confusione”
Di Canio insiste su un concetto preciso: il sistema di gioco. Per lui Spalletti dovrà impostare una Juventus a trazione moderna, puntando sul 4-3-3. L’ex bianconero ha citato diverse opzioni in rosa per sostenere questo modello tattico: Yildiz e Openda a sinistra, Conceição e Zhegrova a destra, Vlahovic e Jonathan David come centravanti alternativi. A centrocampo Nomina Locatelli, Koopmeiners, Thuram, McKennie e Miretti come possibili interpreti, ricordando che la squadra dispone sia di terzini offensivi che difensivi e di numerosi difensori centrali.
“Bisogna eliminare la confusione in campo e dare certezze. Yildiz è un talento, ma oggi sembra più in difficoltà degli altri perché prova troppo e si perde. Con un 4-3-3 ritrovi identità e sicurezza” ha aggiunto Di Canio.
Bergomi: “Mi aspetto un colpo di genio”
Beppe Bergomi prevede che Spalletti possa sorprendere tutti con una scelta innovativa, come già fatto in passato: “Ha fatto arretrare Brozovic e ha portato Perrotta più avanti. È uno che sa trovare soluzioni diverse. Mi aspetto un colpo di genio e sono convinto che questa squadra possa giocare molto meglio di così.”
Juventus, obiettivo rilancio immediato
La Juventus è attualmente settima in classifica con 15 punti, a tre lunghezze dalla zona Champions League. L’arrivo di Spalletti rappresenta un segnale forte: la società vuole riprendere una direzione chiara, puntando su identità di gioco, valorizzazione dei talenti e ambizione. Ora i riflettori si spostano sul debutto ufficiale del nuovo tecnico, chiamato a riaccendere una squadra ricca di qualità ma in cerca di certezze.


