Crisi Milan, perché le responsabilità devono essere soltanto di Gattuso?

La crisi dei rossoneri, secondo molti è da imputare al tecnico, responsabile della mancanza di gioco della squadra e dei conseguenti risultati negativi, ma è davvero Gattuso il problema?

In attesa della sfida di questa sera a San Siro contro la Spal, il Milan vuole chiudere questo 2018, lasciandosi alle spalle un dicembre disastroso, che ha visto i rossoneri uscire dall’Europa League e perdere il quarto posto a beneficio della Lazio

Questa serie di risultati negativi, hanno fatto crollare le certezze di una squadra che non riesce più a reagire. Il Milan, paga anche il momento non ottimale dei suoi uomini migliori, incapaci momentaneamente di dare quel contributo che consentirebbe alla squadra rossonera di uscire da questa crisi. Come spesso avviene in questi casi, è  l’allenatore a finire sul banco degli imputati, ed è quello che sta accadendo nei confronti di Gennaro Gattuso, ritenuto il principale responsabile della disfatta dei rossoneri.

Sembra che una parte della critica e non solo, crede fortemente che con l’esonero di Gattuso la situazione del Milan potrà migliorare, ma si tratta di essere soltanto prevenuti verso un tecnico che sta facendo il massimo pur commettendo i suoi errori, con una rosa modesta e rimaneggiata. Fino ad oggi, Gattuso si sta prendendo le proprie responsabilità, mettendoci sempre la faccia, senza mai lamentarsi del fatto di avere una panchina composta da giocatori non da Milan, specie a centrocampo.

I rossoneri nelle ultime quattro giornate, hanno totalizzato soltanto tre punti senza realizzare nemmeno un goal, davvero un record negativo che non si registrava dal lontano 1984. In questi casi, una squadra come il Milan dovrebbe affidarsi a quei giocatori di maggior qualità per risolvere i problemi, ma è difficile quando hai un Higuain statico e nervoso, un Calhanoglu irriconoscibile e un Suso che prova  la solita giocata, diventando quasi prevedibile per i difensori avversari.

Le partite a volte devono vincerle i giocatori, soprattutto in queste situazioni complicate, anche se gli elementi sopracitati sono accomunati da limiti legati alla personalità, cosa che nessun allenatore può mai darti e tanto meno allenare. Sicuramente il destino di Gattuso, è segnato a prescindere dal raggiungimento o meno del quarto posto, ciò non esclude che merita di lavorare in serenità con tutta la squadra.

Nessuno dice però, che questa squadra necessita di rinforzi all’apertura del mercato di gennaio, invece si fa a gara nel citare nomi di allenatori modesti per sostituire l’attuale tecnico rossonero, come se questi riuscissero immediatamente a far meglio con queste identiche condizioni deficitarie. E’ chiaro che un’eventuale sconfitta contro la Spal, avrebbe ripercussioni gravissime in casa Milan e probabilmente il primo a pagare sarebbe Gattuso, senza considerare che i problemi resteranno ugualmente irrisolti, rallentando quel famoso processo di ricostruzione a cui la dirigenza tiene tanto.