Crisi Milan, fiducia a tempo per Gattuso: anche Wenger, Leonardo, Sousa e Blanc oltre a Conte e Donadoni

La posizione del tecnico rossonero rimane sempre più in bilico dopo il ko di ieri. Per lui saranno decisivi i prossimi impegni contro le genovesi, ma già spuntano i nomi dei suoi possibili successori.

In casa Milan la sconfitta subita ieri ad opera del Betis, ha aperto ufficialmente la crisi della squadra rossonera e allo stesso tempo mette ancor più in bilico la posizione del tecnico Gennaro Gattuso. Per il tecnico milanista, non sono di certo giorni facili, anche se da quando è alla guida il Milan è sempre stato in discussione nonostante i buoni risultati ottenuti nel corso della sua gestione.

La società di Via Aldo Rossi, è intenzionata a voler dare fiducia a tempo al tecnico, partendo dalle prossime due sfide casalinghe contro le genovesi. Nel frattempo,  si fanno i nomi dei possibili successori di Gattuso, il primo è quello di Arsene Wenger, storico manager dell’Arsenal e che potrebbe arrivare in rossonero insieme al futuro dirigente milanista, Ivan Gazidis, il quale conosce bene il tecnico francese per aver lavorato con lui nel club londinese. Difficile la soluzione Antonio Conte, da poco liberatosi dal Chelsea, ma economicamente è piuttosto dispendioso per i rossoneri, inoltre il suo futuro potrebbe essere al Real Madrid, dove c’è la possibilità che possa prendere a breve il posto di Lopetegui. Sembra ormai accantonata anche la pista che portava a Roberto Donadoni, infatti l’ex tecnico del Bologna ha dichiarato pubblicamente di non aver mai avuto incontri con la dirigenza del Milan.

 Tra gli altri nomi ci sono anche quelli  di Paulo Sousa e Laurent Blanc, con quest’ultimo alla ricerca di una panchina importante, non va però sottovalutata neanche l’ipotesi Leonardo, attuale direttore tecnico dei rossoneri e di cui in passato fu anche allenatore. Vedremo nelle prossime due gare quale sarà il destino di Gattuso, professionista che meriterebbe più rispetto, quando invece c’è  sempre stato disfattismo dall’inizio nei suoi confronti, senza considerare la pochezza della rosa e tanto meno i buoni risultati ottenuti nel recente passato.