La Roja si qualifica con un turno di anticipo, la Celeste frena e rimanda ogni discorso all’ultima giornata.
Dopo la Colombia, anche il Cile si qualifica ai quarti di finale della Copa America con un turno di anticipo. La Roja ha battuto nella notte 2-1 l’Ecuador e nell’ultima giornata lotterà solamente per il primato. La squadra allenata da Reinaldo Rueda, campione uscente della competizione, si dimostra come negli anni passati la nazionale da battere ed è intenzionata a vincere la sua terza Copa America di fila.
La partita si mette subito bene per il Cile che la sblocca all’8′ con un bel destro di Fuenzalida che si ritrova il pallone sul piede dopo un rimpallo sul colpo di testa del compagno Pulgar e lo infila di potenza. Al 25′, però, Arias travolge in area Mendes e viene assegnato un rigore all’Ecuador trasformato senza troppi problemi da Enner Valencia. Nel finale di primo tempo la Roja sbanda con Arias che esce dalla sua area e rifila un calcione a Mina, ma viene graziato dall’arbitro che dopo un consulto VAR lo ammonisce soltanto.
L’intervallo è utile al Cile per ricaricare le energie mentali, oltre che fisiche, e dopo appena cinque minuti nella ripresa si riporta avanti con il solito Sanchez che calcia sporco sul cross di Aranguiz ma riesce comunque a portare nuovamente in vantaggio i suoi. I campioni in carica dominano il resto della gara ed alla fine esultano per una meritata qualificazione, l’Ecuador invece è eliminato. Non può festeggiare, invece, l’Uruguay bloccato sul 2-2 dal Giappone che si regala il secondo storico punto della sua storia in Copa America.
I Samurai Blue giocano una partita completamente diversa rispetto alla sfida persa con il Cile e sbloccano il risultato al 25′ con un bel tiro di Miyoshi che beffa Muslera sul suo palo. Alla Celeste, però, bastano sette minuti per tornare in partita grazie ad un calcio di rigore generoso assegnato col VAR e segnato da Suarez. Prima dell’intervallo, l’Uruguay ha una grossa chance per andare avanti, ma la gran botta da fuori di Cavani si stampa sulla traversa.
Il Giappone non molla e nella ripresa si riporta avanti ancora con Miyoshi che sfrutta una brutta respinta di Muslea sul cross di uno scatenato Nakajima. Dopo il gol subito, l’Uruguay ha una reazione forte ed al 66′ ritrova la parità con un bel colpo di testa di Gimenez da corner. Anche nella ripresa, come nel primo tempo, la squadra di Tabarez si ferma al palo, o meglio, alla traversa, con un colpo di testa di Suarez che per poco non batte Kawashima. Per la Celeste tutto rimandato all’ultimo tunro, il Giappone spera ancora di qualificarsi come miglior terza.
TABELLINI
Uruguay 2-2 Giappone 25′, 59′ Miyoshi (G), 32′ Suarez (U, rig.), 66′ Gimenez (U)
URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt (dal 28′ Gonzalez); Nandez (dal 60′ De Arrascaeta), Torreira, Bentancur, Lodeiro (dal 73′ Valverde); Suarez, Cavani. Ct: Oscar Tabarez
GIAPPONE (4-4-2): Kawashima; Iwata (dall’87’ Tatsuta), Ueda, Tomiyasu, Sugioka; Miyoshi (dall’83’ Kubo), Shibasaki, Itakura, Nakajima; Okazaki, Abe (dal 67′ Ueda). Ct: Hajime Moriyasu
Ecuador 1-2 Cile 8′ Fuenzalida (C), 25′ E. Valencia (E, rig.), 50′ Sanchez (C)
ECUADOR (4-1-4-1): Dominguez; Velasco, Achiller, Arboleda, Ramirez; Gruezo; Mena (dall’82’ Preciado), Orejuela, Mendez (dal 60′ A. Valencia), Ibarra (dal 69′ Garces); E. Valencia. Ct: Hernan D. Gomez
CILE (4-3-3): Arias; Isla, Medel, Maripan, Beausejour; Araguiz, Pulgar, Vidal (dal 90’+2 Jara); Fuenzalida (dal 70′ Diaz), E. Vargas (dall’86’ Pablo Hernandez), Sanchez. Ct: Reinaldo Rueda
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