
Antonio Conte torna a parlare di arbitri e lo fa con toni polemici, dopo l’episodio del rigore assegnato al Lecce nella sfida contro il Napoli al Via del Mare. L’allenatore partenopeo, ancora irritato dalle proteste dell’Inter in seguito al discusso rigore concesso ai suoi uomini nella gara precedente, ha lanciato una stoccata diretta ai nerazzurri:
“Non è giusto che io venga qui a lamentarmi, anche perché sono passati troppo pochi giorni dall’ultima partita in cui abbiamo visto comportamenti molto diversi da parte di altri. Spero solo che i lamenti non stiano influenzando Rocchi e gli arbitri.”
Il riferimento è chiaro: la settimana scorsa, nella vittoria del Napoli sull’Inter per 3-1, i nerazzurri avevano protestato per il rigore assegnato dopo un contatto minimo tra Mkhitaryan e Di Lorenzo, decisione arrivata su segnalazione del guardalinee e convalidata senza un intervento correttivo del VAR. Dopo la gara, il presidente Beppe Marotta era sceso in sala stampa per commentare duramente l’arbitraggio, alimentando il dibattito mediatico.
Conte non ha dimenticato quelle parole e, parlando ai giornalisti, ha ribadito il suo pensiero con fermezza:
“Quando i presidenti arrivano a parlare davanti ai media, pensano di mandare un messaggio forte e di influenzare la narrazione. Noi non siamo qui a piangerci addosso, ma non siamo stupidi.”
Il rigore concesso al Lecce, arrivato dopo un lungo controllo VAR per un tocco di mano di Juan Jesus su colpo di testa di Kialonda Gaspar, ha inevitabilmente riacceso le discussioni. L’arbitro inizialmente non aveva segnalato nulla, ma l’on-field review ha cambiato la decisione dopo alcuni minuti di revisione, trovando un’inquadratura che mostrava chiaramente la deviazione col braccio.
Conte ha preferito non entrare nei dettagli tecnici dell’episodio, ma il suo messaggio è apparso evidente: il tecnico del Napoli teme che il clima di tensione e le continue lamentele post-gara possano condizionare la serenità del gruppo arbitrale.
La frecciata all’Inter, in particolare, segna un nuovo capitolo nella rivalità a distanza tra Conte e la sua ex squadra. L’allenatore azzurro, pur evitando accuse dirette, ha voluto ribadire un concetto: il Napoli non cerca scuse, ma chiede equilibrio e rispetto per chi lavora in silenzio.


