Commisso: “Continua la trattativa con Yonghong Li per l’acquisto del Milan”. Ma Ricketts prova il sorpasso

Dopo la sentenza della Uefa e il ricorso al Tas di Losanna, Commisso dichiara pubblicamente a America Oggi che le trattative per l’acquisto del Milan con Yonghong Li continuano nonostante le difficoltà. Nel frattempo, però, Ricketts prova ad accelerare e tenta il sorpasso dopo la fine della due diligence e i piccoli azionisti del Milan vogliono chiarezza 

Doveva essere la settimana della verità e lo sarà per il Milan, che ieri ha fatto subito ricorso al TAS di Losanna dopo aver avuto la comunicazione della sentenza della Uefa, che ha punito il club con un anno di esclusione dalle coppe europee, da poter scontare in due anni, per la cattiva gestione finanziaria del triennio 2014-2017 e la violazione delle regole del Fair Play Finanziario

Ma ciò che interessa davvero maggiormente ai tifosi rossoneri, a questo punto, sembra altro. Infatti, ci sono diverse trattative in corso tra la Sino Europe Sport di Yonghong Li e soggetti interessati all’acquisto di quote del Milan, soprattutto Rocco Commisso, proprietario dei New York Cosmos, nonché con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari. 

Nei giorni scorsi sembrava ormai ad un passo la chiusura dell’operazione, ma poi nella giornata di martedì il presidente del Milan ha rallentato e erano circolate voci di una trattativa definitivamente saltata. Invece, non è così, come ammesso dallo stesso americano di origini italiane. 

Infatti, Commisso ha parlato ad America Oggi, specificando che la trattativa per l’acquisto del Milan con Li continua, nonostante le difficoltà finora palesatesi, soprattutto a causa della presenza di un emissario. L’intenzione dell’americano è davvero quella di chiudere l’operazione, ma solo alle proprie condizioni, cioè con l’acquisto della maggioranza del club. 

Ecco le sue parole: 

La trattativa per l’acquisto del Milan continua, nonostante la difficoltà di comunicazione personale dovuta alla costante presenza di un emissario. Questo, a mio parere, mina alla base il rapporto fiduciario che dovrebbe esistere in un contesto complesso, ma chiaro, come quello attuale. 
Sentenza Uefa ed esclusione dalle coppe europee? Questo Milan sette volte campione d’Europa ha una tradizione e una storia di valenza mondiale e non merita di essere trattato così. 
Chiudo il contratto, ma soltanto alle mie condizioni. Ma sia chiaro, prima devo avere un accordo vincolante. Non accetterei mai di essere in minoranza. Il club deve essere mio perché credo di poterlo gestire e farlo tornare ai massimi splendori.
Se salta comprerò un altro club? No, il Milan è il Milan, con una tradizione che non tutti i club italiani o mondiali possono vantare. 

D’altronde, la trattativa è molto difficile, nonostante la presenza di consulenti, quali Goldman Sachs e Alantra, advisor dell’operazione. L’offerta di Commisso è il pagamento del debito contratto con Elliott, quindi tutti i 303 milioni di euro, più 150 milioni di euro per il mercato e la gestione del club, lasciando però a Li il 30% del Milan e l’attuale dirigenza.  

Nelle ultime ore gli emissari di Li si sarebbero rifatti vivi con il team di Commisso per provare a raggiungere l’accordo definitivo. A questo punto la trattativa potrebbe continuare almeno fino alla fine della settimana, ma c’è anche la famiglia Ricketts pronta a subentrare, grazie all’appoggio di Morgan Stanley

Infatti, dopo le dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi, i proprietari dei Chicago Cubs, che hanno un patrimonio di circa 2,5 miliardi di dollari, stanno chiudendo la due diligence in tempi record, ma avranno bisogno probabilmente almeno di un altro mesetto per presentare la propria offerta ufficiale. 

Per questo, quindi, le alternative rimaste a Li sono molto poche, a meno che davvero non abbia trovato i 32 milioni di euro da restituire a Elliott per il pagamento dell’ultimo aumento di capitale entro il 6 luglio, che farebbe posticipare l’ultima scadenza a fine ottobre, allungando le tempistiche anche delle trattative per la cessione del Milan in una vera e propria asta con più soggetti. 

Quel che è certo rimane la sentenza della Uefa, che è stata sicuramente dura, ma forse può essere ribaltata dal TAS, soprattutto qualora a Losanna il Milan si presentasse con un nuovo socio, che metterebbe da parte qualsiasi dubbio sulla continuità aziendale, unico modo per provare a cambiare la punizione da esclusione dalla prossima Europa League ad una multa salata. 

Ovviamente, dopo la sentenza della Uefa è scoppiata l’indignazione, non solo dei tifosi, ma anche dell’Associazione Piccoli Azionisti del Milan, che vuole chiarezza attorno alle vere capacità finanziarie di Li oppure si proceda alla cessione del club.

Ecco la lettera: 

Anche se la sentenza dell’ UEFA – che ha comminato al Milan una sanzione sproporzionata rispetto ai suoi precedenti – ha punito il Club per le violazioni alle norme sul pareggio di bilancio compiute dalla precedente gestione Berlusconi – Galliani, è ovvio che la situazione pretende comunque, e in tempi brevissimi, un definitivo chiarimento dell’assetto proprietario.
Già alcune settimane fa i Piccoli Azionisti del Milan indirizzarono al Socio di Maggioranza una lettera aperta – rimasta inopinatamente senza risposta – nella quale gli chiedevano o di assicurare la sua capacità, finanziaria e progettuale, di guidare la società, ovvero di farsi da parte, passando la mano.
Oggi che la sanzione UEFA – anche nella sperata ipotesi che essa sia “alleggerita” dal TAS – obbliga i vertici societari a fare i conti con una programmazione sportiva ed economica ancora più accurata e, comunque, di medio/lungo periodo, i Piccoli Azionisti rinnovano per l’ ultima volta il loro appello.
O la Rossoneri Sport Investment Lux dimostra inequivocabilmente e definitivamente di poter garantire il rifinanziamento dei debiti contratti dal Milan e scadenti nel prossimo ottobre, il rifinanziamento dei debiti propri, a garanzia dei quali ha costituito in pegno il proprio pacchetto delle azioni sociali, e in difetto del quale si aprirebbe una nuova stagione di insopportabile incertezza sull’ assetto proprietario, un progetto imprenditoriale chiaro e sostenibile, con un orizzonte temporale adeguato all’ effettivo e stabile rilancio del Club nella elite del calcio mondiale, oppure noi ci auguriamo che l’ Azionista di Maggioranza, dimostrando il proprio senso di responsabilità e l’ avere a cuore gli interessi dei supporter rossoneri – che sono i veri proprietari del Club e i cui sentimenti e passioni devono essere tenuti nella massima considerazione – concluda al più presto le trattative per la cessione della propria partecipazione e consenta il trasferimento del controllo a chi possa garantire al Milan il futuro che esso e i suoi tifosi si meritano. 
Edoardo Barone – Giuseppe La Scala

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