Un Chievo che è reduce da una batosta non indifferente in casa dell’Inter, cerca riscatto.
La Roma, dopo la brillante qualificazione agli ottavi di Champions League, ha un’ occasione d’oro per accorciare sulle prime, visto il pareggio tra la Juventus e la capolista nerazzurra.
Roma che parte con Schick, unica punta a sostituire Dzeko, mentre ai suoi lati operano Gerson ed El Sharaawy
Dalle prime battute si capisce come sarà impostata la gara. Giallorossi costantemente nella metà campo clivense, alla ricerca della rete del vantaggio.
Anche se all’inizio la Roma sembra aver impostato la gara senza correre troppo, con una ricerca manovrata e non troppo accellerata della rete.
Anzi, la prima occasione è per i padroni di casa, che colpiscono una traversa con Inglese.
Dopo questi primi minuti, finalmente vengono fuori i giallorossi. Prima con Fazio che stacca di testa su calcio di punizione, ma il suo tiro finisce alto.
Poi con Schick, che trova attento Sorrentino, così come su quella di Gerson.
Un primo tempo che vede il netto dominio dei giallorossi per la seconda parte, ma senza essere efficaci.
Di Francesco ha voluto sperimentare l’utilizzo di Schick come prima punta, permettendo a Dzeko di rifiatare.
Esperimento non riuscito del tutto, visto che il ceco è rimasto all’asciutto. Gerson non ha saputo ripetere le prestazioni avute contro la Fiorentina. Anche El Sharaawy è rimasto un’po’ appannato oggi.
La Roma fraseggia e gioca in verticale, utilizza alla sua solita maniera le fasce, più con Kolarov, che con Bruno Peres dall’altra.
Poi, nel secondo tempo, la squadra giallorossa è sembrata ancora più incisiva, più cattiva, visto che il tempo per poter vincere la partita si stava accorciando sempre di più.
Kolarov e Gonalons vanno vicini al vantaggio, ma l’occasione più grande è sui piedi di Schick. Il giocatore ceco effettua un tiro, la cui deviazione per poco non inganna Sorrentino, il quale deve distendersi e deviare in calcio d’angolo.
Neanche l’ingresso di Dzeko è riuscito a cambiare le sorti del match, così come quello di Perotti, al posto di un’evanescente El Sharaawy.
Con questi due cambi, il tecnico giallorosso ha voluto aumentare i centimetri in area di rigore avversaria, oltre all’estro nella trequarti, in grado di decidere la contesa.
Il Chievo ha retto bene l’urto, memore delle cinque sberle prese a S.Siro, è stato molto accorto e poco propositivo in avanti.
Salvo una buona prima parte, il primo quarto d’ora, poi è stato prevalentemente nella propria area di rigore.
Alla Roma, oggi, è mancato soprattutto l’acuto di uno dei suoi grandi campioni. El Shaarawy contro il Bologna, Nainggolan nel derby con la Lazio, Dzeko nella scorsa sfida con la Spal.
Oggi, nessuno di questi è sembrato avere lo spunto decisivo.
Occasione fallita di un avvicinamento ulteriore al gruppetto di testa. Chissà che questi punti persi non possano contare troppo per la lotta scudetto.
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