E’ un giorno triste per il movimento calcistico brasiliano quello all’indomani della partita Botafogo-Flamengo.
Tragico è il bilancio dopo gli scontri avvenuti prima della partita: un tifoso ventottenne è stato ucciso da un colpo di pistola e altri otto sono rimasti feriti dallo stesso killer, di cui uno in modo purtroppo grave. Ancora da chiarire le dinamiche che hanno portato ad uno scontro di tale violenza tra le due tifoserie.
Dopo i fatti sono intervenuti per dire la loro anche alcuni dei protagonisti della partita, tra cui l’ex juventino Diego, attualmente in forza al Flamengo: “Sono molto triste, questo non è calcio. Sono preoccupato per i nostri tifosi e le nostre famiglie quando vengono allo stadio. Dobbiamo rispettare i nostri avversari, il calcio e la vita“.
Le violenze del derby Botafogo-Flamengo arrivano poi in un momento di grande difficoltà per la polizia di Rio de Janeiro: il comune della metropoli brasiliana versa in una situazione drammatica dal punto di vista economico e nei mesi scorsi c’è voluto un intervento del governo centrale per scongiurare il pericolo della bancarotta, ma continuano a non arrivare gli stipendi degli agenti di polizia che minacciano lo sciopero nel caso in cui la situazione dovesse protrarsi.
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