Tutto sembra tornare alla normalità, o quasi. La vicenda che ha coinvolto il povero Marc Bartra qualche settimana fa nel pre-gara della gara di Champions League tra il suo Borussia Dortmund e Monaco ha dell’incredibile: un vero e proprio attentato al pullman dei tedeschi da parte di un folle che, così facendo, aveva intenzione di speculare sulle ricadute negative di quel gesto in borsa.
Il ragazzo ex Barcellona era rimasto ferito nell’esplosione di questo vero e proprio ordigno riportando una lesione al polso destro che aveva necessitato di un’operazione ed uno stop forzato. Il peggiore.
Ora, però, dopo 17 giorni, tutto sembra tornare al proprio posto, con Bartra che ha ricominciato ad allenarsi, sebbene con sedute personalizzate, sul campo.
Un’ora e mezza soltanto per lui, sul campo verde, quello che gli è mancato di più, nella speranza di dimenticare questo gesto insensato che con il rettangolo verde ha ben poco a che fare.
Per il pieno recupero ed il conseguente rientro in campo, però, bisognerà attendere ancora almeno una settimana, ma già rivederlo in campo già di per sé rappresenta un calcio vero e proprio al terrorismo.
In Champions League, però, la sua formazione è uscita sconfitta dalla gara contro il Monaco, nell’arco del doppio confronto, tuttavia il risultato calcistico in questo momento passa in secondo piano, come è giusto che sia, davanti a fatti di tale portata.
Un augurio sincero e sentito, dunque, a Marc Bartra per un pronto rientro ed una guarigione totale nel più breve lasso di tempo possibile, nella speranza che questo incidente -chiamiamolo così- non abbia anche delle conseguenze psicologiche su un ragazzo che, dovunque è andato, è sempre stato considerato un giovane per bene, con la testa sulle spalle nonché un professionista esemplare.
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