Non è tutto oro quello che luccica. Il pareggio della Juventus a Bergamo consegna all’Inter il secondo posto ma i motivi per sorridere non sono moltissimi. La vittoria stentata in casa del Benevento deve far riflettere e se non fosse stato per Brozovic, l’Inter a quest’ora sarebbe in preda a una crisi di panico per non essere riuscita a superare la squadra più vulnerabile della storia.
Partita sofferta e a tratti da cardiopalma quella dell’Inter di Spalletti, incapace di mettere al sicuro il risultato e vittima della propria superficialità: in pochi casi l’Inter è riuscita, in questa parte del campionato, a imporre la propria supremazia e molte volte la fortuna è intervenuta per “aiutare” i nerazzurri a raggiungere i tre punti. C’è l’impressione che i 19 punti raccolti dall’Inter siano un bottino di gran lunga superiore rispetto al reale valore delle prestazioni offerte.

La doppietta di Brozovic ha allontanato i fantasmi ma non ha scacciato la sensazione di una squadra ancora immatura che ricorda in modo melodrammatico la squadra di Mancini, capace di tenere testa fino a metà campionato ma anche protagonista di finali di campionato da dimenticare.
I tre punti non sono tutto, se arrivano in modo casuale e poco meritato. Durante questa sosta, Spalletti avrà molto da riflettere. O consegnerà un gioco e un’identità all’Inter, o rimarrà ancorato alle malignità di fortuna (per usare un termine caro a Niccolò Machiavelli). Staremo a vedere…