Pur da svincolato, Ben Arfa continua a far parlare di sè. É ormai trascorso più di un anno dal suo addio a Parigi, eppure, i contrasti con il Psg non paiono essersi placati come dimostrato dalla sua richiesta di risarcimento, equivalente ad 8 milioni di euro (più uno simbolico per mobbing).
I fatti messi in risalto risalgono all’ autunno del 2016, periodo in cui il bad boy francese finì ai margini della rosa in seguito ad un diverbio avuto con il presidente Al Khelaifi. L’ esclusione, in seguito, lo avrebbe privato di alcuni bonus economici legati alle presenze.
Una prima udienza, tenutasi nello scorso aprile, si concluse con un nulla di fatto, ma Ben Arfa non è si arreso. Le sue pretese verso il club parigino non sono scemate, tanto che ora la disputa si sposterà presso il tribunale del lavoro.
Per ottenere un responso, l ‘ormai 32enne francese dovrà attendere qualche tempo. E, alla stessa maniera, aspetterà nuove proposte per tornare a calpestare il campo da gioco. Svincolatosi in estate dal Rennes per screzi riguardanti indicazioni tattiche, era stato più volte avvicinato da compagini italiane quali Fiorentina, Sampdoria, Genoa e Atalanta. Tuttavia, ogni offerta venne prontamente rigettata al mittente perchè, come da lui affermato, una squadra “è come con una donna. Se non ti eccita, meglio lasciare perdere”.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.