Triste epilogo per una delle società pugliese più gloriose. Il Bari, dopo essere stato eliminato dai playoff da un sorprendente Cittadella (che affronterà il Frosinone), rischia il fallimento. Servono subito 5 milioni di euro entro 10 giorni. La società deve essere necessariamente ricapitalizzata perché il denaro nelle casse è sceso sotto le soglie consentite dalla legge.
Le perdite di questa annata ammontano a 5,3 milioni di euro e un mese fa l’ex presidente (e arbitro) Gianluca Paparesta si era rivolto alle autorità per chiedere lo scioglimento della società, incapace di fronteggiare le spese e di ripianare i debiti accumulati.
Entro il 18 giugno, il socio di maggioranza (Kreare Impresa) ha l’obbligo di trovare 5,3 milioni di euro altrimenti per il Bari diventa durissima: la prospettiva è la messa in liquidazione e la nomina di un commissario fallimentare. Inoltre, entro il 26 giugno serviranno altri 4 milioni di euro per iscriversi al campionato.
A questi si aggiungono anche i premi ai giocatori per aver raggiunto la zona playoff. In poche parole, per il Bari serve un miracolo e per i tifosi si prospettano giorni di passione. Nessuno avrebbe potuto prevedere questo finale di stagione, perché sembrava davvero l’anno buono per tornare in Serie A. Servono 10 milioni entro il 26 giugno o sarà fallimento come il Parma…
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