Spazio all’analisi tattica del match disputatosi ieri sera, Barcellona-Roma.
La partita, valevole per l’andata dei quarti di finale di Champions League, ha visto la vittoria larga degli spagnoli. Un 4-1 che, stando a quanto fatto vedere sul campo. non rende giustizia alla formazione giallorossa.
Il Barcellona schierato dal tecnico Valverde è una formazione piuttosto accorta, con la novità Semedo sulla fascia destra, per il resto nessuna grande novità. Meno offensiva rispetto a quelle precedenti di Guardiola e Luis Enrique anche per via degli interpreti cambiati. Neymar ha lasciato il club per andare a Parigi, gli altri sono rimasti.
Il modulo è un 4-4-2, con Busquet, Rakitic e Iniesta tutti insieme a fare da grande densità in mezzo al campo. Grazie alle loro caratteristiche di palleggiatori, il tecnico spagnolo ha voluto dare più verticalità al gioco.
Messi è stato utilizzato più avanti, nel ruolo di seconda punta, ad affiancare Suarez. Meno movimento di gioco a centrocampo, più velocità e scatto per cogliere impreparata la difesa giallorossa.
La Roma di Di Francesco è scesa con il 4-3-3, senza voler snaturare il suo credo tattico. L’unica novità è l’utilizzo di Bruno Peres al posto di Florenzi, con quest’ultimo che è stato spostato più avanti, nel tridente offensivo.
Dopo una prima combinazione tra Suarez e Iniesta, con lo spagnolo che regala un filtrante maestoso per l’attaccante uruguaiano, i giallorossi rimangono a galla.
Un potente destro di Rakitic fa tremare il palo, appena dieci minuti dopo. La Roma avrebbe qualcosa da recriminare, su un’azione che vede Dzeko ricevere palla, incunearsi in area di rigore, e venire steso da dietro. Sarebbe calcio di rigore, ma l’arbitro decide di non concederlo.
Certo, con i giallorossi in vantaggio la partita sarebbe stata anche diversa. Invece, verso la fine del primo tempo, arriva il vantaggio dei catalani, con una combinazione Messi-Iniesta che mette in seria difficoltà i giallorossi. De Rossi non può far altro che interferire e indirizzare il pallone nella propria porta.
La partita Barcellona-Roma è cambiata per sempre, i giallorossi fanno fatica ma non mollano. Infatti dopo la seconda rete, un’autorete involontaria di Manolas e la terza di Piquè, ecco un sussulto d’orgoglio.
La Roma si affaccia con più decisione nell’area catalana. Ciò è dovuto anche per effetto degli ingressi di El Sharaawy e Defrel. Così riesce a costruire le sue occasioni. Grazie ad un passaggio illuminante di Perotti, Dzeko si trova davanti alla porta e realizza.
Momento di difficoltà per i blaugrana, dimostrato dalla scarsa precisione nei passaggi, da una verticalità inesistente. Proprio in questa fase, arriva l’ennesimo errore in difesa di Gonalons, poker catalano e qualificazione chiusa.
Tra errori individuali e l’arbitro che ci ha messo del suo, la Roma esce quasi certamente dalla competizione. Onore, però, alla squadra giallorossa perchè ha affrontato con coraggio e senza snaturare se stessa, una squadra veramente forte.
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