Il cuore di Astori ha rallentato fino a fermarsi completamente. Questo l’esito dell’esame autoptico sul corpo di Davide Astori, capitano della Fiorentina morto in una camera d’albergo lo scorso weekend. L’autopsia conferma una “morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare”.
Questa è soltanto la prima diagnosi e sul corpo di Astori verranno effettuati ulteriori analisi che andranno a mettere in evidenza se lo staff medico della Fiorentina è responsabile in qualche modo del suo decesso.
L’autopsia è stata eseguita a Padova dal maestro Gaetano Thiene e dall’anamopatologo Carlo Moreschi. Ulteriori accertamenti verranno effettuati nei prossimi giorni ed entro due mesi al massimo dovremmo conoscere in maniera approfondita le cause della morte di Astori e se ci sono responsabilità.
Al momento la procura di Udine si è vista costretta ad aprire (come da procedura) un un fascicolo per “omicidio colposo” contro ignoti. Una scelta quasi obbligata perché la morte di un giovane di 31 anni per problemi cardiaci, in considerazione del fatto che fosse un atleta professionista sottoposto a regolari controlli, è un evento che pone alcuni interrogativi (alcuni inquietanti).
Si può morire a 31 anni per problemi al cuore pur sostenendo tutti gli esami possibili? Qualcuno è responsabile di questa morte? Davide non tornerà in vita, ma fare luce sulla sua morte è doveroso…
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