Caso corruzione Asian Games: scagionato Thohir

Nuove notizie riguardano il proprietario di minoranza dell’Inter.

Erik Thohir è stato scagionato dalle accuse di corruzione piombate su di lui negli ultimi Asian Games 2018. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato Olimpico di Indonesia.

Il responsabile delle pubbliche relazioni della polizia di Giacarta, Raden Prabowo Argo Yuwono, ha voluto chiarire alcune cose. Innanzitutto ha ammesso come l’attuale socio di minoranza dell’Inter non è coinvolto in alcun modo.

Ha chiarito come tutti i colpevoli hanno ricevuto una condanna a quattro anni di carcere. Quindi ha aggiunto come non fosse più necessario chiamare in causa Thohir. 

Lo stesso ex numero uno dell’Inter ha affermato come avrebbe accettato una pena se fosse risultato colpevole. Persino la prigione, senza troppi problemi. E’ la dimostrazione di come tenga a rispettare la legge, voglia trasmettere un’immagine di pulizia all’esterno.

L’indagine riguardava, in particolare, una somministrazione di circa 650mila euro da un programma di socializzazione della manifestazione in sei differenti città.

Un fatto che non dona positività per l’immagine dell’Inter, anche se è uscito con le mani pulite. Ricordiamo come sia stato il presidente della formazione nerazzurra per ben tre anni, salvo poi lasciare il timone in mano al gruppo cinese Suning.

Ha deciso di dedicarsi ad altre attività, lasciando il calcio. Ora l’Inter è in mano ad un gruppo più affidabile, ma con qualche problema per quanto riguarda l’utilizzo di denaro. Ultimamente il governo cinese ha ristretto i margini di operazioni per via delle limitazioni sull’utilizzo di capitali all’estero.