La Fifa e la FIFPro hanno firmato un nuovo accordo, grazie al quale saranno regolamentati i trasferimenti da una squadra speciale, che permetterà ai giocatori di potersi svincolare con più facilità in caso di fuori rosa o non pagamento dello stipendio per più di due mesi
Dopo quasi un anno e mezzo di trattative, la Fifa e la FIFPro hanno finalmente raggiunto un’intesa siglando un nuovo accordo per garantire maggiori garanzie nei trasferimenti dei giocatori e, soprattutto, nei rapporti tra gli stessi e i rispettivi club di appartenenza, così da scongiurare ipotesi di mobbing.
La Federazione internazionale dei calciatori professionisti aveva iniziato una battaglia legale per sovvertire l’attuale sistema di trasferimento dei giocatori minacciando di presentarsi davanti alla Commissione Europea. Così non è stato, perché la FIFPro ha ritirato l’istanza contro la Fifa, con cui ha riorganizzato il modello di calciomercato. La federazione mondiale di calcio ha accontentato le richieste della controparte, dando vita a grandi novità.
La prima è la creazione di una task force, che avrà due compiti: a lungo termine, esaminare i cambiamenti delle regolamentazioni dei trasferimenti; a breve termine, facilitare i giocatori a rescindere i contratti con i propri club in caso di non pagamento dell’ingaggio secondo contratto.
In questo senso, i giocatori potranno rescindere i propri contratti qualora i rispettivi club non dovessero pagare per due mesi consecutivi lo stipendio oppure in caso di comportamenti lesivi per la professionalità degli stessi, individuabili nel mettere fuori rosa o costringere ad allenarsi da soli, equiparabili a casi di mobbing.
Inoltre, la Fifa e la FIFPro lavoreranno per la creazione di camere nazionali di risoluzione delle controversie, che dovranno essere istituite per l’esame dei requisiti minimi di contratto, da sottoscrivere con tutte le parti interessate, quindi a livello mondiale. Tali camere avranno il compito di controllare la salute e la sicurezza dei giocatori, studiando il calendario internazionale delle partite, che potrebbe essere ridiscusso con tutti gli organi calcistici interessati.
Infine, la Fifa e la FIFPro provvederanno a rispettare i diritti umani riconosciuti a livello internazionali applicabili al calcio professionistico e a promuovere la parità, la crescita e gli interessi del calcio femminile.
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