
C’è un clima surreale intorno alla Lazio, quasi da thriller sportivo. Alla vigilia della delicatissima trasferta di Pisa, i biancocelesti vivono quello che è diventato un vero caso nazionale: una squadra costretta a competere senza aver potuto fare mercato, bloccata dall’indice di liquidità e obbligata a sopravvivere con la stessa identica rosa della passata stagione. In Serie A, nessuno è in una situazione così estrema. E la tensione ora sale ancora di più.
In un contesto già complicato, Maurizio Sarri stava riuscendo a reinventare la sua squadra grazie al gioco e a intuizioni tattiche sorprendenti, una su tutte il rilancio di Toma Basic, tornato protagonista e match winner contro la Juve. La vittoria con i bianconeri sembrava il segnale della rinascita. Sembrava. Poi, la doccia gelata.
A poche ore dal fischio d’inizio all’Arena Garibaldi, arriva un nuovo colpo di scena: la Lazio perde anche Elseid Hysaj, uno dei fedelissimi del tecnico. Stop improvviso per una fastidiosa tendinopatia al ginocchio destro, accusata nelle ultime sedute. Un infortunio che Sarri proprio non si aspettava e che complica un mosaico già fragilissimo.
Il terzino albanese, che il tecnico conosce da una vita e che ha già vestito i suoi colori a Empoli e Napoli, era in ballottaggio per una maglia da titolare. Aveva già collezionato tre presenze, salvo poi finire in panchina contro Atalanta e Juventus. Ora è out, e la lista degli indisponibili fa tremare i tifosi.
Senza Hysaj, la Lazio deve rinunciare anche a Gigot, Rovella, Nuno Tavares, Cancellieri e Castellanos. Una serie di assenze pesanti, che mette a nudo la fragilità di una rosa ridotta all’osso. Nessun mercato, troppi acciacchi, soluzioni da inventare sul momento. Un puzzle quasi impossibile.
Da Formello emergono le prime indicazioni di formazione: Sarri dovrebbe ripartire dal 4-3-3 che ha battuto la Juve, con Cataldi in regia, Dia riferimento offensivo e Isaksen largo a destra. A sinistra è duello tra Marusic e Pellegrini, con il ballottaggio che resterà vivo fino all’ultimo minuto.
La domanda che aleggia però è un’altra: fino a quando la Lazio potrà reggere questa emergenza continua? E soprattutto, cosa succederebbe se arrivasse un altro imprevisto? Il rischio implosione è reale, e stasera a Pisa potrebbe arrivare un nuovo capitolo di questa stagione imprevedibile.
Il calcio spesso è questione di dettagli. Per la Lazio, oggi, quei dettagli valgono molto più di tre punti. Potrebbero valere una stagione.


