
In casa Juventus il clima si fa sempre più pesante. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la dirigenza bianconera avrebbe chiesto a Igor Tudor di modificare il proprio atteggiamento comunicativo dopo una serie di conferenze stampa dai toni sempre più accesi, culminate con la clamorosa sfuriata del tecnico a Madrid, alla vigilia della sfida di Champions contro il Real.
Il messaggio arrivato da Continassa è chiaro: serve abbassare la tensione davanti ai microfoni e ritrovare la serenità sul campo. Le uscite pubbliche dell’allenatore croato, giudicate “eccessivamente polemiche” da figure come Damien Comolli, Giorgio Chiellini e François Modesto, non sarebbero piaciute né alla società né ad alcuni membri dello spogliatoio, preoccupati che questa comunicazione possa trasmettere negatività al gruppo.
Una situazione ben diversa rispetto alle prime settimane della gestione Tudor, quando il tecnico aveva portato entusiasmo e fiducia, dichiarando con convinzione: «Dicono che finiremo quarti o quinti? È solo una motivazione in più. La Juventus non inizia mai una stagione per qualificarsi in Champions: gioca per vincere.»
Ora il tono è cambiato. A Madrid, Tudor ha sorpreso tutti affermando che «se l’analisi è che siamo la Juve e dobbiamo sempre vincere, non è un’analisi corretta», lamentandosi inoltre per arbitraggi e calendario. Una linea di comunicazione che, secondo la società, rischia di creare alibi alla squadra invece di stimolare una reazione.
Con i bianconeri senza vittorie da sette partite, il monito è arrivato forte: meno sfoghi, più soluzioni. La Juventus chiede al suo allenatore di tornare a essere un punto di riferimento positivo, capace di guidare il gruppo con equilibrio in un momento cruciale della stagione.


