
Matteo Gabbia ringrazia Massimiliano Allegri per il lavoro svolto sulle fragilità difensive del Milan e si dice “impressionato” dall’atteggiamento di Christopher Nkunku, nuovo acquisto rossonero. La squadra tornerà in campo domenica alle 19:45 ospitando il Bologna a San Siro, dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali.
Una delle principali ragioni per cui la dirigenza ha scelto Allegri come nuovo allenatore è stata proprio la sua capacità di rinforzare il reparto difensivo.
“Stiamo lavorando davvero tanto, non solo noi difensori, ma tutta la squadra”, ha dichiarato Gabbia in occasione dei Premio Gentleman Fair Play Awards. “È normale che ci sia un’attenzione particolare sui difensori quando subiamo gol, ma Allegri ci ha spiegato quanto sia importante tutto il processo che porta all’azione. Ci sta motivando molto in allenamento e stiamo già vedendo miglioramenti”.
Il Milan ha iniziato la stagione con una sconfitta casalinga per 2-1 contro la Cremonese, ma si è riscattato subito battendo il Lecce 2-0 in trasferta. “Siamo consapevoli che la prima partita non è andata come ci aspettavamo. Tuttavia, abbiamo reagito bene e siamo stati bravi a non lasciarci trascinare dalla negatività”.
L’estate rossonera è stata caratterizzata da tanti cambiamenti, tra un nuovo allenatore e diversi volti nuovi. “Il club ha fatto le sue scelte e ora a Milanello si respira un’atmosfera diversa. Voglio anche ringraziare chi è andato via, perché, sebbene non sia stata una stagione positiva, le responsabilità vanno condivise tra tutti”.
Tra i nuovi arrivi spicca Nkunku, acquistato dal Chelsea per 37 milioni di euro più 5 milioni di bonus e una percentuale sulla futura rivendita. “Il club ha fatto bene a prendere un giocatore così talentuoso, ci divertiremo a vederlo in campo. Sono felice e colpito dal suo atteggiamento finora”.
Quest’anno il Milan sarà impegnato solo in Serie A e Coppa Italia, non avendo centrato la qualificazione alle coppe europee. “Non parlerei di obiettivi precisi come la Champions League. Dobbiamo pensare a vincere una partita alla volta, sempre, e poi a marzo vedremo per cosa potremo lottare”.