Napoli-Hojlund accordo vicino: dettagli e quando arriva

Napoli-Hojlund accordo vicino: dettagli e quando arriva

Il Napoli accelera sul mercato e punta deciso su Rasmus Hojlund, attaccante danese del Manchester United, per rinforzare l’attacco dopo il grave infortunio di Romelu Lukaku.

Secondo le ultime indiscrezioni, riportate anche da Fabrizio Romano, i contatti tra il club azzurro e l’entourage del giocatore sono entrati in una fase avanzata, con colloqui considerati “positivi” sia sulle condizioni economiche che sul progetto tecnico a lungo termine.

Hojlund, classe 2003, era approdato allo United nell’estate 2023 per circa 75 milioni di euro dall’Atalanta, ma l’esperienza inglese non ha rispettato le aspettative. Con l’arrivo in estate di Matheus Cunha e Benjamin Sesko, il danese è scivolato nelle gerarchie e i Red Devils sono ora disposti a cederlo prima della chiusura del mercato.

Il Napoli, alla ricerca di un nuovo numero nove dopo lo stop di Lukaku che starà fuori almeno tre mesi, vede in Hojlund il profilo ideale per il progetto Antonio Conte.

Hojlund-Napoli, la situazione attuale


Il giocatore ha già espresso apertura a un ritorno in Serie A, campionato che conosce bene dopo la stagione all’Atalanta, dove ha messo a segno 9 gol e 4 assist in 32 presenze. Tuttavia, l’operazione non è semplice: il Manchester United spinge per una cessione definitiva o un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato tra i 35 e i 40 milioni di euro, mentre il Napoli, guidato dal presidente Aurelio De Laurentiis, preferirebbe partire da un prestito oneroso da 5-6 milioni con diritto di riscatto.

Le parti stanno lavorando per trovare un punto d’incontro, con l’entourage del giocatore che chiede garanzie sul futuro: Hojlund vuole evitare un semplice prestito che lo costringerebbe tra un anno a rientrare a Manchester, dove non rientra nei piani del tecnico Ruben Amorim.

Dovbyk e le altre alternative


Nonostante Hojlund sia l’obiettivo numero uno, il Napoli valuta anche piste alternative. Tra queste c’è Artem Dovbyk, centravanti ucraino del Girona, gradito al club azzurro ma con costi d’operazione differenti. Sullo sfondo resta anche la situazione di Lorenzo Lucca, già arrivato dall’Udinese, ma che Conte vede più come seconda punta.

Il progetto Napoli: tra Champions e mercato
L’arrivo di Hojlund servirebbe a garantire una soluzione di alto livello in un’annata cruciale: il Napoli vuole essere competitivo in Serie A e tornare protagonista in Champions League. Nel frattempo, il club lavora anche su altre operazioni, come il possibile ritorno di Eljif Elmas dal Lipsia e la trattativa per Juanlu del Siviglia, già impostata sulla base di 17-18 milioni di euro.

Per ora, però, tutta l’attenzione è sull’attaccante danese: l’incontro decisivo con il Manchester United potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Napoli sogna il colpo Hojlund e le prossime ore saranno determinanti per capire se l’affare potrà andare in porto.

Rasmus Hojlund potrebbe diventare un tassello fondamentale per il progetto tattico di Antonio Conte al Napoli, soprattutto considerando le caratteristiche del suo gioco e le necessità della squadra dopo l’infortunio di Romelu Lukaku. Analizziamo i motivi principali:

1. Profilo ideale per il sistema di Conte

Conte predilige un calcio verticale, basato su ripartenze rapide, attacco diretto e sfruttamento degli spazi in profondità. Hojlund, grazie alla sua velocità, al fisico imponente (1,91 m) e alla capacità di strappare palla al piede, si sposa perfettamente con questa filosofia.

  • Ha un’accelerazione notevole per un centravanti della sua stazza.
  • È abile nel muoversi tra le linee e nel liberarsi dalla marcatura.
  • Ama partire da dietro e attaccare la profondità, un aspetto chiave nel gioco di Conte.

2. Sostituto naturale di Lukaku

Con lo stop di Lukaku per circa tre o quattro mesi, Conte ha bisogno di un attaccante che possa reggere fisicamente il ruolo di riferimento centrale ma che non sia statico. Hojlund, pur non avendo ancora l’esperienza e la fisicità devastante del belga, offre:

  • Mobilità superiore, utile per smarcarsi e aprire spazi per le ali.
  • Capacità di proteggere palla spalle alla porta, aspetto essenziale per Conte che chiede sempre alla punta di fare da “boa”.
  • Maggior predisposizione a rientrare e contribuire alla fase di pressing alto, altra caratteristica che il tecnico apprezza molto.

3. Intesa con Lucca, Neres e Politano

Nel tridente che Conte immagina, Hojlund potrebbe esaltare le qualità degli altri attaccanti Politano, Neres e Lucca:

  • Con i suoi movimenti profondi, libera spazio tra le linee per permettere a Politano di accentrarsi e puntare la porta.
  • La sua capacità di dialogare nello stretto e fare sponde rapide agevola gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti.
  • Potrebbe essere anche un riferimento importante sui cross, sfruttando la sua altezza e il buon tempismo nel gioco aereo.

4. Esperienza in Serie A e margini di crescita

A soli 22 anni, Hojlund conosce già bene il campionato italiano grazie alla stagione all’Atalanta, dove ha segnato 9 gol e fornito 4 assist. Questa esperienza riduce i tempi di adattamento e, sotto la guida di Conte, potrebbe compiere un salto di qualità notevole. Il tecnico salentino è noto per saper valorizzare attaccanti giovani e completi, come dimostrato in passato con Lukaku all’Inter e Diego Costa al Chelsea.

5. Investimento per presente e futuro

Il Napoli non cerca solo un sostituto temporaneo per Lukaku, ma un attaccante che possa diventare centrale nel progetto tecnico. Hojlund, con le sue qualità, potrebbe essere una soluzione immediata e futuribile:

  • A livello economico, l’investimento sarebbe importante ma sostenibile.
  • In prospettiva, potrebbe diventare il perno offensivo del Napoli anche dopo l’eventuale addio di Lukaku a fine stagione.

In sintesi, Hojlund rappresenta un profilo perfetto per Conte: giovane, fisico, veloce, capace di lavorare per la squadra e con un bagaglio tecnico in crescita. In un Napoli che punta a essere competitivo in Serie A e in Champions League, il danese può garantire profondità, verticalità e dinamismo, tre elementi fondamentali nel calcio del nuovo allenatore.

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