Giorgio Chiellini svela il rivale più duro affrontato, i migliori difensori della storia azzurra

Giorgio Chiellini svela il rivale più duro affrontato
Giorgio Chiellini - Stadiosport.it

Giorgio Chiellini svela il rivale più duro affrontato, i migliori difensori della storia azzurra e il sogno di sfidare il Brasile di Ancelotti in finale mondiale

Il leggendario ex difensore della Juventus e della Nazionale, Giorgio Chiellini, si è raccontato al canale Vivo Azzurro, ripercorrendo la propria carriera e condividendo ricordi, aneddoti e desideri per il futuro dell’Italia.

“Per me la Juventus è stata come una seconda famiglia. Ho dato tantissimo al club, facendo anche sacrifici personali, ma sono stato ripagato con successi straordinari e con l’affetto di milioni di tifosi” ha spiegato Chiellini, ricordando i suoi anni in bianconero.

Alla domanda sul più forte avversario mai affrontato, l’ex capitano ha risposto senza esitazioni: “Zlatan Ibrahimovic, con cui ho avuto anche il privilegio di giocare insieme alla Juventus. Il compagno che mi ha insegnato di più, invece, è stato Cristiano Ronaldo”.

Definito spesso un “guerriero” per la sua grinta e determinazione, Chiellini ha raccontato come questa attitudine sia cambiata col tempo: “All’inizio sentivo quasi il bisogno di avere un nemico contro cui combattere. Poi ho capito che era solo uno spreco di energie. La nascita della mia prima figlia mi ha aiutato molto a maturare”.

Nonostante la grande gioia di aver conquistato l’Europeo a Wembley nel 2021, Chiellini ammette di avere rimpianti legati ai Mondiali: “Tutte le edizioni sono andate male per me. Nel 2010 e 2014 siamo usciti al primo turno, poi non ci siamo nemmeno qualificati per le due successive. Dopo la sconfitta con la Svezia nei playoff del 2017 non ho dormito per diverse notti. Però il trionfo a Wembley resta un ricordo indelebile, condiviso con compagni straordinari”.

Parte della storica difesa “BBC” con Bonucci e Barzagli, Chiellini non si considera superiore ad altre leggendarie coppie e terzetti azzurri: “Se penso a Baresi, Maldini, Nesta e Cannavaro, non posso certo dire di essere migliore di loro. Oggi però ci sono giovani di talento come Bastoni, Calafiori e Buongiorno”.

Infine, uno sguardo al futuro: “I ragazzi devono qualificarsi per ridare questa gioia a tanti bambini che non hanno mai visto l’Italia giocare un Mondiale. Io sogno una finale contro il Brasile di Ancelotti: sarebbe una partita storica”.

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