La UEFA ha accolto la richiesta delle Leghe e Federcalcio internazionali sospendendo per un anno il Fair Play Finanziario: i club non saranno obbligati a presentare i propri bilanci per iscriversi alle edizioni 2020-2021 di Champions League e Europa League
La crisi economica nata dalla sospensione delle competizioni a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi e al pericolo del contagio del Coronavirus, conosciuto anche come Covid-19, sta mettendo in ginocchio il calcio.
Molte società rischiano il fallimento, altre addirittura sono già in liquidazione, come lo Zilina, proprio per evitare la bancarotta. Ma, soprattutto, le Leghe e le Federcalcio stanno discutendo e trattando con le varie Assocalciatori nazionali per ridurre gli stipendi.
A tutto questo bisogna aggiungere le comunicazioni da parte delle pay-tv riguardo il non pagamento della terza ed ultima rata stabilita al momento dell’acquisizione dei diritti televisivi di questa stagione, oltre ai mancati introiti dal botteghino e dalle sponsorizzazioni.
E’ un macello che rischia di affondare tutta la barca. Eppure, questo sport, il calcio, in molte nazioni risulta essere dei prodotti che generano movimenti importantissimi al livello economico. Basti pensare che in Italia le competizioni calcistiche producono l’1% del PIL.
Insomma, la crisi del calcio potrebbe coincidere con l’implosione di interi sistemi finanziari ora più che mai bisognosi di aiuti reciproci da parte dei vari governi nazionali.
In tal senso, la FIFA ha già creato un fondo salva calcio, in cui sarebbero stati messi a disposizione ben 2,5 miliardi di euro.
Ma non basta, perché è notizia di oggi la decisione da parte della UEFA di accogliere la richiesta dell’ECA, sospendendo il Fair Play Finanziario per un anno.
Infatti, il Comitato esecutivo dell’organizzazione calcistica europea ha sospeso le norme vigenti, allentando quindi la morsa sui controlli in vista delle iscrizioni per le prossime edizioni di Champions League e Europa League, le cui deadline sono state tra l’altro posticipate fino a nuovo avviso.
Ma cosa significa realmente? In soldoni, i club europei che si qualificheranno alle edizioni 2020-2021 delle coppe europee non saranno obbligate a presentare i bilanci, che comunque verranno calcolati per il break-even del triennio, cioè nel pareggio del bilancio totale.
Questo, ovviamente, significa che i club avranno maggiore libertà in sede di calciomercato, visto che non saranno costrette a pesare ogni operazione in entrata ed in uscita, potendo quindi generare movimenti di soldi davvero molto importante e fondamentale per rivitalizzare tutto il movimento.
Ecco il comunicato ufficiale della UEFA:
Il Comitato Esecutivo ha ribadito il suo pieno impegno nei confronti delle licenze dei club e del fair play finanziario e ha convenuto che le circostanze eccezionali attuali richiedono alcuni interventi specifici per facilitare il lavoro delle federazioni e dei club membri.
Esso supporta la proposta di concedere alle federazioni affiliate più tempo per completare il processo di concessione delle licenze per club, fino a quando il processo di ammissione per le competizioni UEFA per club della prossima stagione sarà ridefinito.
A causa della crescente incertezza generata dagli eventi straordinari in corso, il Comitato Esecutivo ha anche deciso di sospendere la concessione di licenze UEFA in riferimento all’allestimento e all’accertamento delle future informazioni finanziarie dei club. La presente decisione si applica esclusivamente alla partecipazione alle competizioni UEFA per club 2020/21.
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