Il progetto dell’ECA continua a trovare più contro che pro.
Ancora deve nascere e, forse, potrebbe non vedere mai la luce. La nuova Superlega sponsorizzata dall’ECA e dall’UEFA per sostituire la Champions League dopo il 2024, continua a trovare forte opposizione nel panorama europeo. Dopo che Ligue 1, Bundesliga, Premier League e Liga hanno votato contro, anche la Lega Serie A ha deciso di allinearsi ai maggiori campionati europei, dicendo no alla nuova competizione.
In particolare, ben 15 club del nostro campionato hanno votato contro la Superlega, mentre 4 sono state le società che si sono astenute, ovvero Inter, Roma, Milan e Fiorentina. L’unica ad aver dato voto favorevole alla nuova competizione europea per club è stata ovviamente la Juventus di Agnelli, ideatore del progetto che qualche giorno fa aveva criticato le altre leghe per il loro “protezionismo” nei confronti di questo tipo di calcio.
Di questo voto contrario della Lega si è fatto portavoce il presidente del Torino Urbano Cairo che ha invitato UEFA ed ECA a riflettere sul perché tutte le leghe hanno deciso di dire no a questa riforma che dovrebbe rimpiazzare la poco competitiva Champions League. Per Cairo, questa Superlega non s’ha da fare: “Eca e Uefa devono meditare su come si stiano coalizzando tutte le leghe contro un progetto che non piace a nessuno. Cosa intendo? Questa proposta deve essere ritirata. E mi fermo qui ma altri sono andati oltre”.
Il presidente della Lega Gaetano Micciché, invece, si è soffermato sulle possibili dimissioni da presidente dell’UEFA di Ceferin proprio per questo progetto fallimentare: “Nessuno ha chiesto le dimissioni di Ceferin, ma uno schieramento a tappeto delle leghe deve far ripensare a certe proposte. Noi siamo convinti che il merito sportivo per la partecipazione alle coppe europee vada salvaguardato e non rinunciare a emozioni come quelle che abbiamo vissuto nel nostro campionato”.
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