Ufficiale: Lecce, Chiricò fuori lista

La società: “Scelta per preservare la serenità”.

Ora è ufficiale: Cosimo Chiricò è finito fuori rosa. La decisione era già nell’aria dopo la conferenza stampa del Presidente Saverio Sticchi Damiani e oggi è arrivata l’ufficialità da parte della stessa società pugliese che lo ha annunciato in sala stampa in occasione della conferenza di mister Liverani

Cosimo Chiricò

Ecco la nota diffusa alla stampa da parte del club salentino: “La società tutta ritiene opportuno, per preservare il clima di serenità e unità (anche tra gli stessi tifosi) che è stato determinante, nell’ultimo anno, per raggiungere gli obiettivi prefissati, di non rendere disponibile il calciatore Chiricò, nella speranza che questa situazione possa essere definita nel modo migliore. Pensare di affrontare l’intero campionato di Serie B (definitivamente a 19 squadre e con ben 4 retrocessioni) in un clima di profonda divisione ridurrebbe drasticamente le possibilità di raggiungere il risultato sportivo, vanificando gli sforzi compiuti da tutte le componenti fino a questo momento“.

I tifosi leccesi hanno mal digerito il tesseramento di Chiricò lo scorso 1 febbraio, dopo l’addio non proprio felice con gran parte della tifoseria giallorossa avvenuto nel 2013 quando, dopo l’eliminazione del Lecce dai playoff di Serie C contro il Carpi, l’attaccante disertò l’allenamento del giorno dopo.

Dopo la nota diffusa dalla società pugliese non ha tardato a farsi attendere la risposta dell’agente Grimaldi: “Sono sbalordito e disgustato. Dopo aver appreso che il presidente Saverio Sticchi Damiani e la sua famiglia sono stati oggetto di minacce per aver fatto giocare il mio assistito Chiricò nella partita Lecce-Salernitana, oggi ci viene riferito che il giocatore è fuori rosa per preservare il quieto vivere e l’incolumità dei componenti della società. Rammento che il giocatore è venuto a Lecce su espressa richiesta del presidente, che garantiva personalmente che non ci sarebbero stati problemi ambientali. Questi sono atteggiamenti da codice penale, da condannare assolutamente, e che un principe del foro come l’avvocato Sticchi Damiani non può e non deve assecondare“.