Dalla prossima stagione anche l’Europa League potrà godere del supporto tecnologico all’arbitraggio conosciuto con il nome di Video Assistant Referee (VAR). Lo ha annunciato la UEFA attraverso un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale. In realtà l’ausilio tecnologico ai direttori di gara si renderà effettivamente operativo per tutto l’arco della competizione solo a partire dalla stagione 2021/22, mentre il prossimo anno entrerà in vigore solo a partire dai sedicesimi di finale. Una decisione assunta in considerazione di quella che è l’emergenza sanitaria, tuttora in corso, dovuta al Covid-19, la quale, come spiegato nella nota della Federazione, richiederebbe l’impiego di personale aggiuntivo andando a violare i dettami imposti dal protocollo “Return to play” che prevede una presenza limitata di personale negli impianti durante le partite.
“Secondo il programma originale – si legge nella nota emessa dalla UEFA – il Video Assistant Referee (VAR) in Uefa Europa League 2020/21 doveva essere introdotto a partire dalla fase a gironi. Il 24 settembre 2019, il Comitato Esecutivo UEFA ne aveva valutato la fattibilità e aveva deciso di introdurlo già dalla fase a eliminazione diretta dell’edizione 2019/20.
Considerando le attuali incertezze dovute all’emergenza COVID che potrebbero avere effetti sulle capacità operative, e poiché per svolgere tali servizi dovrebbe essere necessario personale aggiuntivo, condizionando eventualmente il protocollo “Return to Play” della UEFA, il Comitato Esecutivo ha deciso di posticipare l’implementazione della VAR dalla fase a gironi a partire dall’edizione 2021/2022. Tuttavia il VAR rimane confermato per la fase ad eliminazione diretta dell’edizione 2020/21 (ovvero a partire dai sedicesimi di finale)”.
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