Al termine di un periodo tribolato, contrassegnato da prestazioni negative e troppi gol subiti, Stefano Colantuono ha rassegnato le dimissioni da tecnico della Salernitana. Questa decisione è improvvisa e ha colto di sorpresa un po’ tutti, vista anche la situazione di classifica tutt’altro che negativa, ma è lo stesso tecnico a spiegarla con una lettera apparsa sul sito ufficiale del club granata: “Queste poche righe per comunicare che con grande dispiacere, ho preso la decisione di fare un passo indietro e di rassegnare le dimissioni dall’incarico di responsabile della prima squadra, con la speranza e con il fine che l’ambiente possa rasserenarsi e trovare nuovo slancio per far ripartire la squadra. Il mio ringraziamento va alla Proprietà, ai dirigenti e a tutti i dipendenti della Salernitana che in questo mio anno di permanenza hanno cercato di rendere più agevole il lavoro. Un ringraziamento speciale va alla città e ai nostri splendidi tifosi che mai ci hanno fatto mancare il loro sostegno. Vi auguro di poter tornare quanto prima in Serie A, ve lo meritate per passione, attaccamento e orgoglio. Un cordiale abbraccio a tutti. Forza Salernitana!“.
La scelta fatta da Colantuono, dunque, è sorprendente, ma ha un significato molto profondo, ossia quello di voler difendere la squadra e attirare verso di sé tutte le critiche dei tifosi, che lo hanno contestato insieme al ds Fabiani.
Dopo alcuni giorni di nomi nostalgici come Delio Rossi e altisonanti come Serse Cosmi, la società granata ha infine convinto e ingaggiato Angelo Gregucci. Ex difensore di Taranto, Lazio, Torino, Reggiana e Alessandria, il tecnico classe 1964, per lasciare il posto di vice di Mancini in Nazionale, ha chiesto ed ottenuto un contratto lungo e non da semplice traghettatore ed è stato accontentato: ha firmato, infatti, fino al 2020.
Le sessioni di allenamento successive all’addio di Colantuono sono state guidate dal secondo di Colantuono, Roberto Beni, che a questo punto dovrebbe andare anche in panchina durante la partita di domenica contro il Foggia.
Gregucci ha fin qui avuto una carriera non molto fortunata e fatta di esoneri, ma si è rivelato un valido vice-Mancini in ogni squadra allenata dallo jesino in quasi vent’anni di carriera.
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